Il Gran Premio d’Italia rischia di non essere più disputato all’Autodromo di Monza. I problemi di vendita dei biglietti e i lavori di rimodernamento delle infrastrutture, che si stanno facendo attendere e non poco, allontano sempre di più il rinnovo del contratto con la F1 di Stefano Domenicali. Spunta l’ipotesi del tracciato del Mugello come possibile sostituto.
Il GP d’Italia dice addio di Monza?
L’Autodromo di Monza non sta passando un bel periodo, e con questo anche il GP d’Italia di Formula 1. Inondato di critiche per i lavori di rimodernamento delle infrastrutture che si stanno facendo attendere e la poca organizzazione, il tempio della velocità rischia di non essere più nel calendario della F1. Ha già perso la tappa italiana del WEC, aggiudicata da Imola. A complicare ulteriormente la situazione è la scarsa vendita dei biglietti per il Gran Premio d’Italia che si terrà dall’1 al 3 settembre. Sono stati venduti solamente 190 mila biglietti a fronte del 330 mila dell’ultima edizione. Inoltre, lo scorso anno è stato anche “festeggiato” il centenario dell’Autodromo. Occasione non sfruttata, però, dall’organizzazione che ha semplicemente celebrato, con poca cassa di risonanza mediatica, con una parata sul rettilineo di partenza, una banda e un paracadutista con il tricolore.
Il presiedete ACI, Angelo Sticchi Damiani, a Il Giorno è stato molto chiaro al riguardo. Il rinnovo del contratto, in scadenza nel 2025, con Liberty Media rischia di non esserci. Tutti gli altri Autodromi europei hanno già annunciato l’estensione della loro permanenza nel calendario. Monza, invece, non ha neanche iniziato le trattative con Stefano Domenicali.
“Ci aspettavamo una risposta migliore sulla vendita dei biglietti. Nel mese di luglio speravamo in un miglioramento grazie al podio della Ferrari con Leclerc ma così non è stato. Dimentichiamoci già il record di 330mila biglietti dello scorso anno. Mi auguro che si riesca a trovare un equilibrio“. – Angelo Sticchi Damiani
“ACI è titolare del Gran Premio d’Italia che speriamo rimanga a Monza. Noi purtroppo non siamo i proprietari dell’autodromo. Tramite la nostra società Sias lo gestiamo in virtù di una connessione avuta con il Consorzio Parco e Villa. Essa, però, sarà valida fino al 2028. Questa è la nostra scadenza. Tutto dipenderà dal fatto che il Consorzio è un progetto di gestione del complesso Parco e Villa Reale, valido fino al 2029. È impensabile un rinnovo con la Formula 1 per soli tre anni. Totalmente anti-economico. Speriamo di poter trovare una soluzione condivisa che possa garantire tranquillità ai soggetti in causa“. – Angelo Sticchi Damiani
Se il GP di Italia a Monza non dovesse rinnovare? Ipotesi Mugello
Se Monza non dovesse raggiungere l’accordo che gli permetta di ottenere un rinnovo quinquennale con la Formula 1 è stato già trovato un “piano B”. Secondo un nostro informatore all’interno dell’Autodromo di Monza l’ipotesi di un ritorno sul tracciato del Mugello non è da escludere. Ben collegato a livello infrastrutturale, idoneo alle esigenze di sicurezza della F1 e sicuramente più moderno del tempio della velocità.
Non sarebbe la prima volta che la classe regina del motorsport a quattro ruote fa tappa al Mugello. Infatti, nella stagione 2020, segnata profondamente dalla pandemia di Covid-19, è stato corso il Gran Premio della Toscana per sopperire l’assenza delle tappe extra-europee. Ricordiamo che la Ferrari è anche proprietaria del Mugello Circuit, normalmente utilizzato per la MotoGP e il mondo delle due ruote con il CIV, Campionato Italiano Velocità.
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Mara Giangregorio
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