red bull horner
Il team principal della Red Bull ha espresso il suo favore in merito ad un possibile equilibrio delle power unit in ottica futura.

Il mondo della F1 è spesso soggetto a cambiamenti, soprattutto dal punto di vista tecnico. Il regolamento inerente ai motori è infatti pronto a cambiare ancora, con l’avvento dei nuovi propulsori previsto per il mondiale 2026. Ad oggi le power unit sono congelate, una mossa che crea inevitabilmente un danno per un team che non ha la stessa potenza degli altri. Un equilibrio tra le power unit è così stato chiesto da Alpine, domanda che ache Red Bull ha accolto con favore.

Equilibrio power unit: Red Bull appoggi la richiesta di Alpine

L’evoluzione in F1 è un processo continuo, motivo per cui le menti del Circus sono già al lavoro per quello che sarà il prossimo futuro. Gli ultimi anni, oltre al cambio regolamentare che ha riportato le vetture ad effetto suolo in pista, hanno visto anche l’introduzione di alcune norme volte ad avere, prima o poi, un minore distacco tra le scuderie in pista. Il budget cap ha così fatto da pioniere sulla strada verso una “F1 alla pari”, anche se ad oggi gli effettivi risultati non sono ancora visibili. Il futuro poterebbe però riserbare altre novità per provare a raggiungere un obiettivo complicato. Come riportato da Motorsport.com, Alpine avrebbe infatti avanzato una richiesta particolare.

alpine nuovo fondo
Photo Credit: Alpine F1 Twitter

Il team francese, dotato del motore Renault, sembra infatti pagare un deficit di circa 30 cavalli sul proprio propulsore rispetto a chi guida la classifica. Un dato che ovviamente desta preoccupazione, soprattutto visto che fino al 2025 i motori saranno congelati, rendendo dunque impossibile apportare migliorie in termini prestazionali. Alpine avrebbe così chiesto alla Federazione di discutere nella prossima F1 Commission l’introduzione di una norma atta a riequilibrare le power unit. Un’idea che sembra essere stata accolta con favore anche da Christian Horner, team principal di quella Red Bull ad oggi punto di riferimento in pista.

“Bisognerebbe controllare quale sia esattamente il valore del deficit. La Federazione è in possesso di tutti i dati per fare questi controlli. Credo che nel caso in cui risultasse un importante deficit in fase di omologazione bisognerebbe essere ragionevoli. Con i motori congelati vorrebbe altrimenti dire restare bloccati per gli anni successivi. Non sono dunque contrario ad un’eventuale, ma sensata, discussione su questo argomento”. – Christian Horner

Ascolta Paddock GP

Nell’ultima puntata di Paddock GP, il talk show dedicato al mondo della Formula 1, Raffaello Caruso, Chiara Zambelli e Alessio Auriemma hanno analizzato il GP d’Ungheria assieme a Matteo Bobbi, ospite d’eccezione della puntata.

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Chiara Zambelli

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