Il GP d’Ungheria ha regalato a Max Verstappen la vittoria numero nove, ed a Red Bull la dodicesima. La squadra ha così battuto il record di vittorie consecutive della McLaren nel 1988, ed intanto il resto dei team stanno a guardare. Toto Wolff, team principal della Mercedes, ha commentato lo stato assolutamente perfetto dell’olandese e del suo team, addirittura comparando le gare a quelle tra due categorie differenti. Per il manager austriaco c’è tanta strada da percorrere, che è quello del lavoro per ottenere progressi.
GP Ungheria, Toto Wolff sprona la squadra: “Dobbiamo solo lavorare meglio e rimetterci in gioco”
Domenica 23 luglio si è corso l’undicesimo Gran Premio della stagione di Formula 1, corso in Ungheria. Per la prima volta in tutto l’anno, in qualifica Mercedes ha ottenuto la pole position, conquistata da Lewis Hamilton con un distacco di soli 3 millesimi dal leader della classifica Max Verstappen. In gara, però, presto tutto è tornato nella “norma” di quella che è la competizione in corso, con l’olandese vincitore con un distacco abissale dal resto dei piloti. Per la squadra di Brackley, invece, Hamilton ha concluso quarto, e Russell sesto. Una buona gara per loro, che stanno dimostrando leggeri passi in avanti.
Mercedes oggi si vede come una sorta di seconda o terza forza nel campionato, che nelle ultime due tappe se l’è dovuta giocare con i rivali di McLaren. Davanti a loro, però, resta l’irraggiungibile RB19, perfetta in ogni cosa e guidata da un pilota altrettanto capace di evitare qualsiasi errore. Il direttore esecutivo e TP del marchio tedesco, Toto Wolff ha voluto per bene analizzare la situazione, giudicando la stagione del due volte campione del mondo olandese una corsa tra Formula 1 e Formula 2. La gara all’Hungaroring è l’esempio più plateale, spiega Wolff ai media, di una gara gestita perfettamente da Max dopo aver rubato in un attimo la testa della gara al campione britannico.
“Abbiamo chiuso a 39 secondi da Max, e probabilmente negli ultimi giri non ha neanche spinto quanto avrebbe potuto. Ma siamo in uno scenario meritocratico, quindi hanno fatto un lavoro migliore e dobbiamo riconoscerlo. Alla fine credo che abbiamo disputato una buona gara, probabilmente siamo stati la seconda forza, ma ci muoviamo all’interno di un campionato di Formula 2 contro un auto di Formula 1 che ci ha rifilato 39 secondi. Il motivo per cui amo questo sport è che premia chi lavora meglio, deve essere l’intrattenimento a seguire lo sport e non il contrario. Non possiamo creare un equilibrio di prestazioni o qualcosa che possa livellare il campo, dobbiamo solo lavorare meglio e rimetterci in gioco”.
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