I top e flop della prima metà di stagione 2023 per la MotoGP. Conferme, sorprese, ma anche molte delusioni

Con le cinque settimane di pausa per la MotoGP si conclude la prima parte della stagione 2023 ed ecco i nostri top e flop in classe regina. Dopo un inizio con alcuni errori per Francesco Bagnaia, il campione del mondo ha ripreso in mano la situazione, dimostrando a più riprese di essere l’uomo da battere. Non mancano le note negative in questo 2023 che andremo a scoprire in seguito.

MotoGP 2023 Top e Flop: Francesco Bagnaia, Marco Bezzecchi, Augusto Fernandez i migliori

Francesco Bagnaia (Lenovo Racing Team Ducati)

Un inizio non al top, ma una ripresa in mano della situazione degna di un campione del mondo. Francesco Bagnaia, dopo gli errori di Argentina e Texas, stava facendo di tutto per ricordare il terribile inizio di campionato 2022 che lo ha visto sprofondare a 91 lunghezza dall’allora leader Fabio Quartararo. Gap sì colmato, ma vista l’agguerrita schiera di piloti Ducati lì in competizione per la vittoria, il pilota torinese non poteva permettersi di rischiare di perdere troppi punti e così è stato. “Pecco” ripresa consapevolezza dei suoi mezzi e compresa maggiormente questa nuova Desmosedici GP23, ha dimostrato di essere il pilota da battere, gestendo e amministrando secondi posti che sono oro colato nell’economia di un campionato così lungo. Si può dare un 10 a Bagnaia, con la lode che potrà arrivare solo a fine campionato.

motogp 2023 top flop
photo credits: motogp.com

Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team)

La sorpresa di questo inizio 2023. Non in senso assoluto, anzi. Il talento del Bez si era già intravisto nel suo primo anno di MotoGP, ma trovare consistenza e costanza al secondo anno con un team giovane come quello del Mooney VR46 Racing Team non era scontato. Il pilota romagnolo è terzo in classifica, a pochi punti da Jorge Martin (un top anche lui e grande crescita in questo 2023) che dispone di una Desmosedici GP23 a differenza sua. L’ottimo pacchetto tecnico e la grande esperienza del suo lato del box hanno fatto sì che Marco potesse già conquistare la vittoria in 2 gare e una Sprint. Un futuro luminoso per lui che sta già assaporando la possibilità di utilizzare una moto factory il prossimo anno. Dove non si sa ancora, ma in questa pausa estiva potrebbero attivarsi alcuni movimenti di mercato.

motogp 2023 top flop
photo credits: motogp.com

Augusto Fernandez (GASGAS Factory Racing Tech3)

Un nome che può far storcere qualche naso, ma a fronte di un Jorge Martin cresciuto sicuramente e solido in gara, l’annata del rookie Augusto Fernandez sta prendendo pieghe interessanti. Il pilota spagnolo, dopo il titolo vinto in Moto2 lo scorso anno, è stato “buttato” in MotoGP con il neo team GasGas con non pochi scetticismi. Complice anche il brutto infortunio durante la prima gara del suo compagno di squadra Pol Espargaro, Fernandez ha potuto crescere senza la pressione di dimostrare qualcosa e la serenità instaurata nel suo lato del box è stata matrice di ottime prestazioni in questa prima parte di stagione. Lo spagnolo ha terminato a punti tutte le gare della domenica, riuscendo addirittura a conquistare un quarto posto a Le Mans. Un processo di crescita costante, complice una KTM che sempre più si sta rivelando una moto capace di funzionare sotto vari. La pressione di Pedro Acosta può farsi sentire, ma sarebbe un peccato perderlo dopo un inizio di stagione così.

motogp 2023 top flop
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MotoGP 2023 Top e Flop: Maverick Vinales, Fabio Di Giannatonio, Raul Fernandez

Maverick Vinales (Aprilia Racing)

E’ stato ingaggiato da Aprilia per dare una svolta alle proprie prestazioni, salvandolo da una situazione con Yamaha ormai irreversibile. Dopo una seconda metà di stagione 2021 di apprendistato e un 2022 comunque deludente (a parte tre podi conquistati), questo 2023 doveva essere l’anno per cambiare rotta. Ma così non è stato. Cinque ritiri e un quarto posto come miglior piazzamento in gara. Insufficiente per un pilota che a tratti sembra ritrovare piena fiducia per poi soccombere in gare anonime. Una scarsa consapevolezza generale da parte di Vinales, che ogni anno fa riaffiorare il suo difetto più importante: l’incostanza. In una MotoGP contemporanea che non lascia spazio a nessun errore vista la competitività generale della griglia, l’altalena prestazione dello spagnolo non si abbina bene con il contesto. Soli 56 punti non è accettabile per una casa che sta lavorando duramente e ha rivoluzionato profondamento il progetto RS-GP. Vinales dispone ancora di metà stagione 2023 e il 2024 per dimostrare qualcosa. I contratti in scadenza 2024 sono molteplici. Aprilia dovrà necessariamente prendere una decisione.

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Fabio Di Giannatonio (Gresini Racing Team)

Una situazione agli antipodi di quella rilevata precedentemente per Marco Bezzecchi. Dopo un primo anno che lo ha visto anche partire in pole position al Mugello, il pilota romano non ha fatto lo step in avanti che tutti si auspicavano, considerando il buon pacchetto tecnico a disposizione (utilizza di fatto la Desmosedici GP22 del campione del Mondo Bagnaia). Un anno iniziato male e che non sta migliorando per nulla, anzi. Oltre alle prestazioni che faticano ad arrivare, le voci di mercato che lo vedrebbero fuori dalla classe regina sono sempre più insistenti. Il tutto non aiuta psicologicamente il pilota a reagire a questo difficile momento sportivo e i due ritiri nel weekend di Assen e i soli 24 punti raccolti in otto gare disputate tra Sprint e gara classica sono troppo pochi per giustificare una sua riconferma per il 2024. Il posto di Gresini Racing ribolle ed è ambito da molti. Vedremo se questo stop forzato del campionato possa servire per fare un reset e ricominciare al meglio a Silverstone, per lo meno per concludere al meglio la sua esperienza in MotoGP.

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photo credits: motogp.com

Raul Fernandez (Cryptodata RNF Racing Team)

Ci sono diversi nomi deludenti in questo campionato. Li stessi Marc Marquez e Fabio Quartararo non stanno brillando, ma il loro pacchetto tecnico non sta supportando in alcun modo i piloti. Diverso il discorso per Raul Fernandez. Dopo un anno da rookie difficile in KTM, l’approdo nel team satellite Aprilia poteva essere la giusta benzina per riaccendere il fuoco che ardeva nelle classi minori per lo spagnolo, che dimostrò a tutti il suo talento, rischiando di conquistare il titolo Moto2 nell’anno da rookie. Infortunio a parte, Fernandez non ha mai dimostrato di poter mettere le ruote della sua RS-GP22 davanti a quelle del compagno di squadra Miguel Oliveira che nonostante abbia saltato il doppio delle gare del #25, ha 20 punti in più in saccoccia. Queste cinque settimane devono servire al talentino spagnolo per ritrovare se stesso e capire cosa sia meglio per il suo futuro.

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photo credits: motogp.com

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Simone Massari

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