La F1 Commission annuncia dei cambi nel regolamento di Formula 1: modificate le norme su Power Unit e budget cap. Nella giornata del 25 aprile, i team del circus più celebre al mondo si sono incontrati con Stefano Domenicali e Nikolas Tombazis per discutere di alcuni aggiornamenti. Questi riguarderanno il regolamento per consentire un prosieguo della stagione migliore per tutti i team. La sostenibilità ambientale torna ad essere un tema centrale, in particolare nel contesto del cost cap.
Regolamento Formula 1: cosa cambia dopo l’ultima riunione
Il 25 aprile si è tenuta a Ginevra la riunione della F1 Commission. Questa è stata presieduta dal presidente della competizione Stefano Domenicali e dal direttore delle monoposto FIA Nikolas Tombazis. In quest’incontro, i rappresentanti dei team hanno mostrato alcune problematiche che avrebbero voluto trattare. Lo scopo è stato quello di trovare un punto di accordo al fine di modificare delle normative. I punti del regolamento che sono stati toccati riguardano principalmente il nuovo format del weekend con Sprint Race, ma non di minore importanza sono state le discussioni sul regolamento tecnico ed il budget cap.
La FIA ha discusso con le squadre sui punti del regolamento tecnico e sportivo che citavano la quantità di componenti sostituibili della Power Unit senza ricevere penalità. In particolare, dopo le novità sul weekend che prevede la corsa sprint, i team hanno sentito l’esigenza di richiedere un raggio di libertà di sostituzioni maggiore. Per la stagione 2023, dunque, sulle 20 vetture sarà possibile cambiare ICE, turbocompressore, MGU-H e MGU-K non più tre, bensì quattro volte senza incorrere in penalizzazioni sulla griglia di partenza.
Inoltre, nell’ultima parte della riunione, è stata di vitale importanza l’analisi portata avanti dal FAC (Financial Advisory Committee) della Federazione. Questo gruppo di lavoro ha proposto una modifica al regolamento del budget cap che prevedeva di escludere i costi di iniziative di sostenibilità ambientale. Questa idea è stata approvata, e da oggi dunque azioni come l’installazione di infrastrutture sostenibili, le donazioni a enti di beneficenza impegnati nella promozione di progetti di sostenibilità verranno rimosse dal conto finale delle spese che rientrato nel tetto del cost cap di ogni squadra.
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