Dopo un anno e mezzo Michael Masi è ritornato all'interno del Paddock di F1, in questa occasione ha parlato della sua condizione psicologica.

Michael Masi, ex delegato alla sicurezza e direttore di gara di F1, ha parlato dei problemi legati alla salute mentale che ha vissuto dopo la fine del campionato 2021 concluso con la famosa gara di Abu Dhabi. Masi ha dichiarato di non aver cercato subito aiuto psicologico, e ha accennato anche agli abusi che ha ricevuto sui social media.

Michael Masi: come mai è tornato nel Paddock di F1?

Michael Masi è riapparso all’interno del paddock di F1 solamente oggi dopo un anno e mezzo circa dalla controversa gara di Abu Dhabi, in veste di Presidente Indipendente della Commissione Supercars Australia. Al Daily Mail ha riportato di essersi sentito nervoso all’idea di ritornare all’interno del paddock, ma una volta dentro si è sentito ben accolto da tutti. L’ex delegato alla sicurezza e direttore di gara di F1, ha poi ammesso di aver cercato aiuto e supporto psicologico molto dopo la fine della stagione 2021 (di cui non può parlare in quanto ha firmato un accordo di riservatezza e non divulgazione con la FIA sull’argomento).

F1 Michael Masi
Photo Credit: F1 Official Website

“Ero un po’ nervoso mercoledì, quando sono entrato per la prima volta, ma avete visto con i vostri occhi la gentile accoglienza. Ho passato del tempo a prendermi cura di me stesso. Mi ha fatto bene. È quello di cui avevo bisogno. Ho passato molto tempo a rimettermi in forma fisica, ma non ho speso abbastanza sul lato mentale per molto tempo. C’erano persone con cui parlavo in privato, la mia compagna di allora – era un supporto straordinario – e amici e familiari. Per quanto riguarda l’aiuto professionale, l’ho ricevuto, ma probabilmente più tardi di quanto avrei dovuto – l’ultima parte dell’anno scorso, ma a quel punto le cose si erano in gran parte calmate”.

Come sta adesso?

Michael Masi ha poi posto l’attenzione su come i social siano uno strumento utile e bello da utilizzare, ma che in altri casi (come il suo) siano stati molto tossici. Anche viaggiare ha avuto un impatto non indifferente sulla psicologia di Masi, lui stesso ha ammesso che nel 2021 ha praticamente vissuto su un aereo. Masi ha poi anche sottolineato come la sua vita dopo la stagione 2021 di F1 e con il nuovo lavoro sia cambiata in positivo. Ora lavora molto più vicino a casa, si gode il tempo con famigliari e amici e riesce addirittura a stare al passo con i parenti.

F1 Michael Masi
Photo Credit: Formula 1 Media Center

“Quando mi sono fermato alla FIA, ho detto ai miei genitori ‘Quei giorni sono finiti per me’. Dopo la ricaduta di Abu Dhabi avevo detto loro di non preoccuparsi di leggere o guardare nulla. Non è salutare. Il posto può essere molto tossico. In molti modi i social media possono essere un ottimo strumento, ma non così eccezionale in altri. Ho adorato il lavoro ma non ti rendi conto dell’impatto che il viaggio ha così tanto su di te. Quando ci siamo incontrati l’ultima volta nel 2021, ho vissuto letteralmente su un aereo. Le gioie di poter cucinare un pasto a casa, essere in grado di vedere i parenti ora sono aperti a me. La mia unica nonna vivente, Agusta, ha 89 anni ed è a 10 minuti lungo la strada. Non sa parlare una parola di inglese (entrambi i lati della sua famiglia sono italiani) e adora il fatto che io vada a trovarla e prenda un caffè con lei. Quelle piccole cose. Non ti rendi conto di cosa significano. Matrimoni, compleanni”. 

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Francesca Lodi

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