GP Australia Sainz
La Scuderia Ferrari è stata protagonista di una gara da dimenticare durante il GP di Australia, complici errori di distrazioni e penalità errate.

La Scuderia Ferrari conclude il GP di Australia senza punti ma con la consapevolezza di aver fatto dei passi avanti sul piano del passo gara dopo i primi due Gran Premi della stagione. Il digiuno in classifica è il risultato di un incidente al via per Charles Leclerc e di una penalità di cinque secondi inflitta a Carlos Sainz all’ultimo giro, che lo ha fatto scivolare dal quarto al 12° posto al termine di una gara aggressiva e tutta in rimonta.

La Scuderia Ferrari sotto zero al GP di Australia

Al via del GP di Australia, Carlos è partito bene dalla quinta posizione con la sua Ferrari, Charles, scattato settimo, in curva 3 ha provato a superare Lance Stroll per il sesto posto. Il canadese però ha allargato la traiettoria per evitare di tamponare una vettura davanti a sé (quella del compagno di squadra) e ha colpito la SF-23 del monegasco mandandolo in testacoda nella ghiaia e mettendo fine al suo weekend. C’è anche da dire che lo stesso pilota della Ferrari, troppo frettoloso e poco lucido al via, ha stretto troppo in Curva 3, senza sfruttare il largo che aveva alla sua sinistra.

GP Australia Ferrari Leclerc
Photo Credit: F1 Twitter

Poco dopo Alex Albon è finito contro le barriere innescando la seconda Safety Car di giornata. La squadra con Carlos ha colto l’occasione per cambiare le gomme passando dalle Medium alle Hard smarcando così il pit stop obbligatorio. Lo spagnolo è rientrato undicesimo, ma avrebbe guadagnato posizioni man mano che gli altri piloti si fossero fermati. Subito dopo la sua sosta – e quella del leader della corsa George Russell – la direzione gara ha però sospeso la corsa con bandiera rossa per dare modo ai commissari di pulire la pista e questo ha fatto sì che una mossa strategica azzeccata si ritorcesse contro Carlos. La corsa è infatti ripartita da fermi con l’unica Ferrari presente in sesta fila.

GP Australia Ferrari Sainz
Photo Credit: Scuderia Ferrari Media Center

Alla ripartenza Carlos, sempre con gomme Hard, si è scatenato superando uno dietro l’altro Oscar Piastri, Lando Norris, Yuki Tsunoda, Nico Hülkenberg, Lance Stroll e Pierre Gasly, risalendo rapidamente fino al quarto posto al giro 25. Lo spagnolo è riuscito a tenere un ritmo costante con la SF-23 che gli ha permesso, pur salvaguardando le gomme, di rimanere a contatto con i piloti in zona podio, Lewis Hamilton e Fernando Alonso, dimostrando che il lavoro fatto a Maranello e in pista in chiave gara inizia a dare i propri frutti.

La beffa finale da parte della FIA a Ferrari durante il GP di Australia

A meno di dieci giri dal termine Kevin Magnussen ha causato la seconda bandiera rossa della giornata. La gara è stata neutralizzata e ripresa nuovamente con partenza da fermi quando da completare c’erano appena due giri. Carlos si è schierato in seconda fila ed è scattato alla perfezione, arrivando ad insidiare la terza piazza di Alonso in curva 1. I due spagnoli sono venuti a contatto, ma entrambi sono riusciti a continuare con Carlos salito in terza posizione prima che dietro di loro si scatenasse il caos con le due Alpine finite contro le barriere.

GP Australia Ferrari Sainz
Photo Credit: Scuderia Ferrari Media Center

È scattata immediatamente una terza sospensione con bandiera rossa ma la direzione gara ha comunque deciso di proseguire la corsa completando i 58 giri previsti: le vetture non incidentate hanno percorso l’ultima tornata dietro la Safety Car, che è rientrata ai box lasciando al serpentone di vetture la possibilità di passare sotto la bandiera a scacchi. Carlos è transitato quarto sotto la bandiera a scacchi, ma è scivolato al 12° posto dopo la penalizzazione di 5 secondi per la collisione con Alonso. Il Mondiale si ferma per tre settimane ora: si riparte dal Gran Premio dell’Azerbaigian di Baku, in programma il 30 aprile.

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Raffaello Caruso

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