ingegnere ferrari insegnante
Un ingegnere Ferrari ha deciso di lasciare il suo lavoro a Maranello per intraprendere la strada dell'insegnamento.

Non sempre il lavoro dei sogni si rivela essere il corretto compagno di vita. Capita infatti che la realtà lavorativa, a lungo termine, non si incastri a dovere con il resto dei progetti che una persona ambisce a realizzare. Ed è proprio questo ciò che è accaduto ad un ingegnere della Ferrari che infine ha scelto di lasciare il ruolo sognato e ottenuto per diventare un insegnante.

LEGGI: “Ferrari F1 2023: dove seguire la presentazione”

Da ingegnere Ferrari a insegnante: la storia di Silvio Capizzoto

Nel mondo dei motori, quello delle quattro ruote in particolare, un lavoro a Maranello è un obiettivo che molti sperano di raggiungere. Un sogno che però può anche rivelarsi non così magico come la mente aveva immaginato. Ed è proprio questo che racconta la storia di Silvio Capizzoto, ingegnere Ferrari che ha scelto di percorrere una strada ben diversa da quella che sembrava volersi costruire. Dopo alcune esperienze in Fiat e in Lamborghini, Capizzoto era infatti approdato a Maranello nel 2015. L’ingegnere originario di Messina ha così iniziato un nuovo capitolo della sua vita.

Dopo più di due anni di sfide e lavori affrontati con la casa del Cavallino Rampante, nell’estate del 2017 Capizzoto ha poi fatto un’importante scelta. L’ingegnere ha infatti deciso di lasciare quello che pensava essere il lavoro dei sogni per intraprendere la strada dell’insegnamento. Una decisione di cui non si è pentito, come raccontato dallo stesso a Orizzontescuola.it. Decisione dettata, soprattutto, dalla possibilità di avere anche tempo per se stesso; un aspetto che in Ferrari stava perdendo.

ingegnere ferrari insegnante
Photo Credit: Scuderia Ferrari Twitter

“In Ferrari avevo uno stipendio da circa 3000 euro al mese; avevo delle responsabilità, ero l’ingegnere delle sfide. Un ruolo a cui molti ambiscono. A un certo punto ho deciso di mollare tutto, non ero più orientato verso l’azienda; volevo poter gestire il tempo diversamente. In Ferrari spesso lavoravo 12 ore al giorno; come insegnante faccio meno ore e credo che più che un lavoro sia una missione. Non lo faccio per i soldi o per le gratificazioni; lo faccio per i ragazzi. Quando mi domandano perché ho lasciato la Ferrari rispondo che a me piacciono le cose difficili”. – Silvio Capizzoto

LEGGI: “Ferrari F1 2023: svelato il nome della nuova Rossa”

SEGUICI SU:

📱 Facebook, la nostra pagina ufficiale.
📸 Instagram, foto a sfondo motoristico e non solo!
🎙 Spotify, per ascoltare il meglio dei podcast in cuffia.
📹 YouTube, per gustarti tutti i nostri video.
👔 LinkedIn, rimani aggiornato sulle nostre offerte e contenuti.
🖥 Google News, per rimanere aggiornato sulle news direttamente dal tuo discovery.

Chiara Zambelli

About Post Author