Liberty media F1 arabi
Liberty Media rifiuta una ghiotta offerta da parte di Liberty Media evitando che la F1 venisse acquistata dagli arabi

Il fondo sovrano dell’Arabia Saudita (PIF) ha considerato un tentativo per acquistare la F1, ma Liberty Media ha rifiutato un’offerta da oltre 20 miliardi di dollari.

Liberty Media mantiene il controllo della F1. “No” secco agli arabi

Un potenziale accordo ha vacillato nelle prime fasi dello scorso anno poiché il proprietario della F1 Liberty Media Corp. non era interessato a vendere il franchise, che il Fondo per gli investimenti pubblici dell’Arabia Saudita ha valutato ben oltre $ 20 miliardi compreso il debito, secondo quanto emerso dal sito internet inglese Bloomberg. Il PIF rimane interessato alla risorsa e sarebbe un serio offerente se Liberty Media cambiasse idea e decidesse di vendere.

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Photo Credit: F1.com

I rappresentanti di PIF e Liberty Media non hanno risposto alle richieste di commento. L’Arabia Saudita ha investito molto nello sport (basti pensare alle gare di Dakar e di Formula E) mentre si apre a forme di intrattenimento più in stile occidentale sotto il principe ereditario Mohammed bin Salman. Negli ultimi anni è stato acquisito dalla squadra di calcio della Premier League inglese Newcastle United FC e ha ospitato importanti eventi di boxe, golf e F1

I critici hanno definito gli sforzi come “lavaggio sportivo”, un tentativo di distogliere l’attenzione dal suo record (negativo) sui diritti umani. L’anno scorso, il sette volte campione di F1 Lewis Hamilton ha dichiarato di sentirsi in dovere di parlare della questione dei diritti umani durante le corse in Arabia Saudita.

F1 indispensabile per il mercato arabo

La F1 rappresenterebbe un’acquisizione di punta. Lo sport è cresciuto in popolarità da quando è stato acquisito dalla Liberty Media del miliardario John Malone con un accordo da 4,4 miliardi di dollari nel 2017. Liberty Media ha cercato di coltivare una nuova generazione di fan estendendo la portata della F1 in Asia e negli Stati Uniti e lanciando un direct-to- servizio di streaming dei consumatori. 

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Photo Credit: Aston Martin Twitter

Il Medio Oriente è stata un’altra area di interesse per i proprietari della F1. La regione ospiterà quattro gare nella stagione 2023, con le prime due che si svolgeranno in Bahrain e in Arabia Saudita a marzo. Aramco, il più grande produttore mondiale di petrolio, ha stretto un importante accordo di sponsorizzazione con la F1 nel 2020 e successivamente con McLaren e Aston Martin. Il tracking stock di Liberty Media che rappresenta il business della F1 è più che raddoppiato negli ultimi quattro anni, con un valore di mercato di circa 15,2 miliardi di dollari.

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Raffaello Caruso

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