Intervista a Bruno Sandrini, organizzatore del Motoestate che ci ha raccontato l'approccio alla stagione 2023

È da poco finita la stagione 2022 del Motoestate che già si è proiettati verso il 2023 che si preannuncia un anno ricco di novità, per piloti e tifosi. A presentare la nuova stagione Bruno Sandrini, uno degli organizzatori di questo storico campionato amatoriale.

La stagione 2022

È stato un campionato avvincente quello della scorsa stagione, con quasi tutte le categorie che si sono decise all’ultimo appuntamento della stagione a Cremona. Un finale palpitante, con i tifosi che hanno riempito le tribune del Cremona Circuit, dimostrando voglia di ricominciare. Il 2022 può dirsi l’anno da cui si è ripartiti dopo le difficoltà incontrate nel post pandemia. Bruno Sandrini fa il punto della situazione, contento sì del lavoro fatto, ma conscio di essere ancora lontano dai fasti del Motoestate pre pandemia.

“Non possiamo lamentarci per come è andata la scorsa stagione. Di sicuro non sono i livelli pre-pandemia, ma siamo riusciti a riaprire al pubblico dal penultimo appuntamento e la cosa ci è piaciuta molto. Purtroppo con i prezzi che sono lievitati e la minor capacità d’acquisto in generale delle persone non si riescono più ad avere i numeri di prima. Il motociclismo si sta trasformando un po’ come l’automobilismo. Storicamente la motocicletta era un mezzo “per tutti”, visto anche il costo inziale della moto stessa. Viene così eliminato il superfluo e purtroppo il nostro mondo ne fa parte. Ci riteniamo comunque soddisfatti, abbiamo avuto 220 partenti in questa stagione”

Un 2023 ricco di novità

Collegandosi al discorso di un motociclismo sempre più elitario, l’intera organizzazione del Motoestate ha introdotto una novità importante per questo 2023: la Twins Cup. Si tratta di una categoria riservata a moto fino a 800cc bicilindriche, dando così la possibilità di schierarsi con diverse tipologie di moto, dal Ducati Monster 600 alle nuove Yamaha R7, Honda CBR 650R, Aprilia RS660 per passare alle Paton o altri prototipi. Questa categoria affianca la Moto4 come filosofia, essendo quest’ultima una concreta possibilità per i piloti non troppo facoltosi, di correre con una moto performante ma dal prezzo decisamente più contenuto di una 300 o una Moto3.

“La nostra idea è andare ad abbracciare un mercato di moto più economiche, non solo nell’acquisto, ma anche nel metterle in pista. Le 1000 di oggi per gestirle hai bisogno di un elettronico, se no fai fatica a sfruttarle a pieno in pista. Per poi non parlare dei consumi. Con una Twin posso fare un intero weekend di gara con una gomma, con una 1000 diventa già difficile fare due turni. Affianchiamo questa categoria ad altre categorie economiche per iniziare l’approccio in pista come la Moto4 e le Race Attack. Queste categorie per i giovani possono essere un buon trampolino di lancio”

photo credits: sh-group

Il Motoestate negli anni si è contraddistinto per essere un campionato precursore di alcune scelte portate poi in campionati professionistici. Così come è stato per la categoria 300, poi esportata anche nel mondiale delle derivate di serie, l’introduzione della Twins Cup potrebbe dare lo spunto ad altri organizzatori di prendere in considerazione la categoria.

“Come successe per la 300, il Motoestate vuole essere un campionato precursore. Ora in giro esistono campionati monomarca per queste tipologie di moto, ma noi abbiamo deciso di dare l’opportunità a tutte le marche di partecipare in un’unica categoria”

Un motociclismo per tutti

L’idea del Motoestate è molto semplice: far correre più persone possibile. Sembra facile a dirsi, ma le soluzioni non sono semplici da trovare e la sperimentazione fatta dall’intera organizzazione di questo campionato è forte e di ispirazione. Sandrini ha messo l’accento su come il Motoestate voglia dare la possibilità a chiunque di potersi sentire pilota, partecipare ad un weekend, competere e farsi notare. Tutto questo con costi decisamente più limitati di altri campionati nazionali presenti sul territorio.

“Con queste categorie è possibile contenere i costi. Da quando abbiamo preso in gestione il Motoestate (nel 2012 n.d.r) la missione è stata una sola: avvicinare più persone a questo sport, dimostrando come si possa correre un campionato con poche migliaia di euro. L’obiettivo di questo 2023 è avere un grande numero di debuttanti”

Non solo novità in pista, ma anche fuori. Motoestate si sta muovendo per avvicinare anche i tifosi alla pista, con eventi collaterali per catturare ancora più interesse verso il mondo delle due ruote.

Stiamo lavorando per questo. Vogliamo non solo che il pubblico riempia le tribune, ma che partecipi attivamente al weekend di gara, con eventi organizzati all’interno del paddock

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Simone Massari

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