Pol Espargaro sarà pilota GASGAS nel 2023, ma ha voluto ripercorrere il suo percorso con Honda che non ha sortito gli effetti sperati

Ormi accasatosi nel team GASGAS, Pol Espargaro ripercorre il suo difficile biennio in casa Honda, analizzando cosa è andato storto. Per lo spagnolo campione del mondo Moto2 2013, un solo podio con la casa alata in Qatar ad inizio stagione, risultato che aveva illuso le aspettative di tutti, non confermandosi poi durante l’intera stagione.

Le parole di Pol Espargaro sulla Honda

Dopo una stagione da soli 56 punti, le strade di Pol Espargaro e Honda sono destinate a dividersi. Lo spagnolo ha raccolto meno di quanto si aspettassero Honda e lui stesso e dalle parole rilasciate ai colleghi di Motorsport.com si evince perfettamente la delusione.

È difficile da accettare, ma non è il mio marchio, non è la mia moto, sono solo un ragazzo che pagano per guidare una moto, tutto qui. Faccio quello che vogliono loro. Di sicuro non mi piace, e mi sembra che abbiano sprecato il loro tempo e i loro soldi con me, perché avrei potuto essere motivato e a pieno regime, fare risultati e godermi di più le cose. Ma alla fine, non so se non lo fanno perché non vogliono o perché non possono, quindi questo è il punto in cui mi trovo ora

Il campione del mondo Moto2 2013 ha specificato come il metodo di lavoro di Honda non sia mai stato affine a lui, rilevando molte differenze rispetto a KTM con cui ha collaborato nel team ufficiale proprio prima di approdare nel team giapponese. L’accento è posto sul fatto che Honda lo avesse estromesso dallo sviluppo della moto firmando per un’altra casa.

 Così che lavoravo alla KTM. In KTM, fino a Valencia, ho provato cose nuove. A Valencia è stata la prima volta che ho provato l’abbassatore posteriore per loro, che ora è una cosa importante, quindi nell’ultima gara ho provato il dispositivo posteriore per loro e li ho aiutati a migliorarlo. Sono modi diversi di lavorare. Credo che quello che sto lasciando sia sbagliato, lo penso davvero, ma è il loro modo di fare le cose. Non sono nessuno per dire loro come fare le cose, sono solo un pilota che va in moto, tutto qui

I momenti più difficili in Honda

Pol Espargaro ha infine dichiarato che i due anni trascorsi alla Honda sono stati i più difficili della sua carriera e che hanno avuto ripercussioni anche sulla sua vita privata. Gli errori però lo hanno aiutato a crescere e rendersi pronto per la sua nuova avventura in GASGAS.

Dalle cose belle si impara molto, ma da quelle brutte credo che si impari ancora di più: come gestire le situazioni negative e stressanti. Posso dire che questi due anni sono stati i più difficili della mia carriera sportiva, perché non è la stessa cosa ottenere risultati negativi indossando colori normali su una moto normale. Fare brutti risultati con questi colori è molto doloroso. Onestamente, nella mia vita privata, questo influisce molto. Ho due figlie a casa che hanno due anni e godermele mentre facevo questi risultati è stato molto difficile per me. Soprattutto impari che i momenti belli devi goderteli, perché sono brevi e veloci, mentre quelli brutti fanno molto male perché tutti ti vedono. Quindi spero che i prossimi due anni arriveranno le cose belle e potrò godermele un po’ di più grazie a questi due anni

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Simone Massari

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