KTM marchiata Red Bull è già pronta per i test post-stagionali. Mancano poco più di tre settimane prima della fine del campionato MotoGP, ma nella casa austriaca già si pensa al prossimo anno. KTM, che si appresta ad affrontare l’ottavo mondiale in top class, il prossimo anno potrebbe avere qualche asso nella manica.
KTM e Red Bull, non solo aerografie
La notizia che ha fatto scalpore riguarda la collaborazione tra KTM e il team di Formula1 Red Bull Racing che ha recentemente portato a casa sia il titolo costruttori che piloti insieme a Max Verstappen. A quanto pare già dai prossimi test di Valencia, l’azienda d’oltralpe avrà nei box gli esperti di aerodinamica di F1 che avranno come obbiettivo recuperare il divario fluidodinamico che c’è con Aprilia e Ducati.
KTM ha comunque fatto passi da giganti nel 2022, migliorando il carico aerodinamico delle sue moto gara dopo gara. L’esempio lampante è stato il GP di Jerez, in cui Brad Binder, a causa dell’elevato carico ottenuto grazie alle alette, ha lamentato una perdita di pressione della gomma anteriore. Miglioria non proprio perfettamente riuscita ma da qualche parte si doveva pur iniziare. Ora gli ingegneri hanno avuto modo di raccogliere sufficienti dati da migliorare considerevolmente la guida, così tanto da portare sul podio il portoghese Miguel Oliveira in occasione del GP Thailandese.
KTM, never stop
Sebastian Risse, Project Manager KTM, ha parlato degli sviluppi portati nel 2022 accennando qualcosa del 2023 e a Jack Miller:
“Abbiamo risolto i problemi di accelerazione che avevamo nel 2021. Partendo dall’assetto dello scorso anno abbiamo adattato la nuova aerodinamica. Questo era l’obbiettivo e lo abbiamo raggiunto. Jack ha uno stile di guida che si adatta bene a questa moto. Al momento abbiamo difficoltà in curva, utilizziamo un raggio troppo ampio, facciamo fatica a girare la moto. Brad è qui perché si comporta bene sulla nostra moto, ha uno stile di guida ideale, molto diverso da quello di Pol, è un po’ più rotondo. Per quanto riguarda Jack lo conosco da quando stava facendo il campionato tedesco e penso che il suo approccio si adatti molto bene a diverse moto il che penso sarà un buon contributo all’intero nostro progetto“.
Il discorso si è poi spostato sulla nuova aerodinamica:
“Abbiamo cercato di sviluppare la moto attorno all’aerodinamica piuttosto che fare l’assetto e vedere se la resistenza all’aria si adattasse o meno. Ora siamo arrivati a un punto in cui abbiamo una situazione abbastanza stabile quindi lavorare con i ragazzi della Red Bull F1 significherebbe fondere il loro know-how con il nostro. Di sicuro la F1 ne sa di più in determinate aree e lavorare con persone che hanno già le conoscenze è più facile. Il nostro traguardo è migliorare ogni aspetto della moto: potenza, erogazione di potenza, aerodinamica, velocità massima, l’elettronica e così via. Dobbiamo lavorare su tutti gli aspetti”.
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