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Pecco Bagnaia fa suo in maniera eccelsa il GP della Malesia e si avvicina al titolo in MotoGP, il quale non è più alla portata di Espargaro.

Il GP della Malesia ha visto trionfare Bagnaia per la settima volta in questa stagione. Un successo costruito non senza difficoltà e intoppi nelle giornate di venerdì e sabato. La pressione si è fatta sentire per il #63 della Ducati, che non nega intensi momenti di nervosismo e preoccupazione nel weekend in cui doveva difendere i 14 punti di vantaggio su Quartararo. Se dopo Sepang il sogno è più vicino per l’italiano, quest’ultimo termina per lo spagnolo Aleix Espargaro: lui e Aprilia non sono stati all’altezza nella lunga trasferta asiatica, vedendo il mondiale scivolare a favore di due mostri come Bagnaia e Quartararo.

Che Bagnaia nel GP della Malesia: l’italiano batte Bastianini e allunga su Quartararo

Una gara magistrale per il pilota di Chivasso nel giorno del ricordo di Marco Simoncelli, scomparso il 23 ottobre di ben 11 anni fa. Il ducatista arrivava a Sepang dopo aver conquistato la leadership mondiale in Australia e con 14 punti su Quartararo. Tanta era la pressione da gestire per il box Ducati, che manca il benedetto titolo piloti dal lontano 2007. Le giornate dedicate alle prove libere ed alle qualifiche hanno infatti messo a dura prova i nervi di Bagnaia, costretto a litigare con l’accesso diretto alla Q2 a causa di sviste e cadute. Tensione e nervosismo dopo una rimonta da antologia su Fabio Quartararo: sbagliare voleva dire vanificare tutto e fino al sabato Bagnaia era riuscito a complicarsi la vita. Nonostante scattasse 9°, egli ha metabolizzato e saputo tenere a bada i dubbi che vorticavano dentro la sua mente.

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Photo Credit: MotoGP Official Website

In gara si profetizzava cautela, ma Bagnaia non se ne cura (mentalità vincente) e scatta magistralmente girando in curva 1 addirittura in 2^ posizione: una manovra semplicemente perfetta. L’opera sembra quasi completa, ma a rendere il compito arduo ecco gli spettri di Le Mans, Misano ed Aragon con Bastianini a braccare il futuro compagno. La Bestia attacca e sorpassa (alla faccia degli ordini di scuderia), ma il #63 ragiona ed al momento opportuno si riprendere la testa della gara con una staccata chirurgica. Con il Diablo 3°, Bagnaia porta a 23 i punti di vantaggio con una gara rimasta: a Valencia, con Quartararo vincitore, basterebbe arrivare 14°. Vietato abbassare la concentrazione, ma per il momento ci viene solo da dire imPECCabile: voto 9,5 per #GoFree.

Trasferta asiatica da dimenticare: nelle ultime 4 gare Aleix ha perso il treno del titolo iridato

Se potessimo chiedere ad Aleix di cancellare queste ultime 4 gare, molto probabilmente farebbe di tutto per esaudire questo scenario. Le grandi aspettative che Espargaro e Aprilia si erano costruiti nel corso della stagione crollano come un castello di carte dal Giappone in poi. Proprio a Motegi, quando era quello che poteva sfruttare di più il weekend no di Quartararo, Bagnaia e Bastianini, il mancato disinnesco della mappa Eco lo ha relegato al primo zero stagionale. Pochi sprazzi anche in Thailandia, ma Aleix resiste a soli 20 punti da Quartararo. A Phillip Island ci si aspettava tantissimo ed invece la sofferenza non è mancata neanche lì, rendendo Sepang l’ultima treno libero con destinazione titolo.

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Photo Credit: MotoGP Official Website

Il copione, però, non ne vuole sapere di cambiare: Aleix non sembra più quello di inizio stagione e i tanti errori condizionano il suo weekend insieme ad una competitività che non riesce più a trovare tanto facilmente. Espargaro sente che con questa ottima, ma forse ancora grezza, Aprilia non può più lottare per il sogno iridato. Il 10° posto della gara di Sepang lo conferma: un peccato, perché la moto di Noale e la grande tenacia di Aleix avevano fatto sognare gli appassionati della casa italiana. Comprensibile la sua delusione, consapevole che questa era un’occasione forse irripetibile. Inutile recriminare: 1 vittoria, 5 terzi posti e la terza piazza nel campionato sono ancora alla sua portata. Aleix ed Aprilia meritano un bel 8 per il 2022 disputato, ma per Sepang non possiamo discostarci da un deludente 4,5.

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Riccardo Zoppi

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