Sebastian Vettel espone alcuni suoi pensieri (anche intimi) durante un’intervista pubblicata da Aston Martin stessa (qui il link dell’intervista completa). Una corsa speciale, quella del tedesco 4 volte iridato sempre più vicino alla chiusura della sua carriera nella massima serie dell’automobilismo.
Sebastian Vettel parla della sua avventura in Aston Martin
Sebastian Vettel vede, velocemente, concludersi la sua carriera in Formula 1 con Aston Martin. Il 4 volte iridato è andato vicino al sogno di imbracciare il titolo con la Ferrari nel 2017 e nel 2018, ma la storia la conosciamo tutti. Dopo la brusca separazione dalla casa del Cavallino avvenuta in piena pandemia, la scelta del tedesco è stata Aston Martin. Una scelta dubbia che non ha portato i risultati sperati: soltanto due miseri podi a Baku e in Ungheria durante la stagione passata. Sarà questo il motivo per cui Vettel non sarà ricordato dai suoi fan e dagli amanti della Formula 1? Lui pensa di no spiegandone anche il motivo in un’intervista rilasciata per Aston Martin stessa.
“Una volta ho sentito qualcuno dire: ‘Sarai ricordato finché non muore l’ultima persona che si ricorda di te’. Ma la Gran Bretagna ha un nuovo sovrano e non è il primo Re Carlo, ce ne sono stati due prima di lui. Lo ricordavate? Probabilmente no. C’è un limite. E probabilmente arriverà un momento in cui nessuno si ricorderà di me, niente dura per sempre”.
“La gente potrà decidere se ricordarsi o meno di me ma non mi offenderei se non lo facesse – ha aggiunto -. Per me non è importante nemmeno come sarò ricordato. Ho sempre provato ad avere successo, e alle volte non ci sono riuscito, ma soprattutto ho provato a trattare la gente con rispetto e a essere gentile. Se sarà questo che la gente ricorderà di me, sarò felice”.
Il punto più triste di una brillante carriera iniziata nel 2007 negli Stati Uniti ad Indianapolis è stata la scelta della scuderia. Pochi risultati per una vettura che faceva ben sperare nel suo progetto iniziale, con tante speranze riposte prima nel 2021 (visti i risultati ottenuti nel 2020) e, soprattutto, per la nuova monoposto 2022.
“Quest’anno volevamo fare dei progressi significativi e abbiamo fallito, perché siamo dove abbiamo finito lo scorso anno. Non penso però che siano stati due anni inutili. Non ero abituato a partire da così dietro, è stata una nuova esperienza, a volte dura, e ho capito tante cose. Sono felicissimo e orgoglioso di aver lavorato al fianco di un gruppo così talentuoso come quello della Aston Martin, non è stato molto divertente sotto l’aspetto dei risultati ma mi sono divertito ad aiutare la squadra nel suo percorso e a porre le basi per il futuro”.
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