La dodicesima gara del mondiale di F1 2022 aggiunge un altro piccolo pezzo al puzzle che il team di Brackley sta provando a completare. Al termine del GP di Francia, sul podio insieme a Verstappen, ci sono infatti entrambi i piloti Mercedes. Una gara solida sia da parte di Hamilton che di Russell, capaci di sfruttare ogni occasione mettendo dietro gli altri. Anche chi, sulla carta, dovrebbe essere più forte.
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Hamilton e Russell portano la Mercedes sul podio nel GP di Francia
Il weekend in Francia si è concluso con l’ennesima certezza targata Mercedes, una delle più solide finora mostrate. L’appuntamento numero dodici andato in scena al Paul Ricard non era iniziato nel migliore dei modi per il team di Brackley; le aspettative sulla pista francese erano infatti alte, forse troppo per una W13 che ancora qualcosa da capire lo ha. La tenacia dei due piloti ha poi fatto il resto dello spettacolo.
Lewis Hamilton è finalmente tornato a guidare mostrando quella calma voglia di vincere che solo un campione come lui può portare in pista. Da quel distacco infinito accumulato nelle prove libere al quarto posto in qualifica, fino ad arrivare ancora una volta a podio. Un secondo posto che vale oro, un risultato che arriva nel GP numero 300 per Sir Lewis e che nasconde un significato forse ora più visibile. Hamilton di vincere non è ancora stanco.
In Francia però festeggia anche l’altra metà del box; sotto la bandiera a scacchi infatti arriva terzo. Dietro al suo compagno di squadra, ma davanti ad una Red Bull che lui, Russell, ha saputo beffare e tenere a bada. Il giovane pilota inglese ha mostrato tutta la sua determinazione nel costruire quel sorpasso che poi gli è valso il terzo gradino del podio. Un lavoro fatto di studio e attesa fino al momento giusto, per poi non sbagliare nonostante la pressione.
Hamilton e Russell, prova a prenderli
La rimonta che Mercedes sta effettuando è una delle più solide in pista; lottare con Red Bull e Ferrari non sembra ancora possibile, ma il team di Brackley è pronto a vincere la sfida definitivamente contro se stesso. Lo scenario di inizio anno compare ormai solo come un’ombra opaca, perché ciò che brilla è il lavoro fatto dall’intero team. In Francia le aspettative di una lotta per la vittoria sono presto state ridimensionate, ma questo non ha permesso ai piloti di perdere fiducia.
Essere campioni a volte significa anche saper stare al proprio posto, aspettare il momento giusto per poi agire con quella fame di vittoria che spesso sembra dare più vantaggi del DRS. Quanto ha mostrato sia da Hamilton che da Russell sul tracciato del Paul Ricard sembra avere del magico. Un secondo posto alla 300esima gara e un terzo posto preso di forza e di astuzia; il tutto comunque condito da una vettura che ancora lì in alto non sembra poterci tornare.
Le prestazioni che ad inizio anno sembravano destinate a trascinare l’intero team di Brackley nell’ombra, ad oggi fanno i conti con una mentalità ben diversa. Forza o meno, in Francia la W13 non è stata presa. Quel primo gradino del podio diventa così un puntino un po’ più grande, ancora lontano forse, ma che il team è pronto a veder crescere. Questo mondiale forse non basterà a rimettere insieme i pezzi di un puzzle che sembrava impossibile; ma la Mercedes è pronta a tornare, lo è sempre stata e sempre lo sarà. Ora anche con entrambe quelle marce in più che portano il nome di Hamilton e Russell.
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