GP Azerbaijan Sainz
Ospite a Paddock GP, Luca Dal Monte ha espresso il suo parere sulla Scuderia Ferrari, guardando al futuro che la Rossa può vivere nel 2022.

L’amaro in bocca lasciato dal GP di Monaco non è di semplice digestione in casa Ferrari; dopo il GP di Spagna, il team di Maranello era chiamato ad un piccolo riscatto. Una speranza affievolita dal pasticcio dei pit stop. Ospite a Paddock GP, Luca Dal Monte ha analizzato quanto successo alla Ferrari, con gli occhi rivolti al futuro di quella che si è sempre dimostrata una squadra competitiva. 

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Luca Dal Monte sul caos Ferrari a Monaco: “Un incidente di percorso”

La prima fila conquistata dalla Ferrari nel sabato di Monaco aveva rassicurato gli animi dopo quanto accaduto in Spagna. Le difficoltà dovute alla pioggia sembravano non aver compromesso il lavoro fatto da Sainz e Leclerc, ma quanto accaduto dopo ha cambiato le forze in pista; la chiamata ai pit stop, per rispondere alla strategia che Red Bull ha adottato con Perez, ha infatti creato confusione in casa Ferrari. Luca Dal Monte ha espresso il suo parere in merito a quanto accaduto nella settima gara del mondiale di F1.

“Il resoconto più sincero direi che l’ha fatto Leclerc, che rimane un campione di stile; era giustamente arrabbiato perché chiaramente lui parla di quello che è successo a lui dopo la pole del sabato. Il rimando al 2010 è corretto, quando in Red Bull presero l’abbaglio pensando che Webber potesse vincere quando poi al titolo ci andò Vettel; probabilmente domenica è stato fatto un po’ troppo affidamento sulla strategia degli altri. Il pilota dovrebbe saperne più degli 80 ingeneri ai box con davanti qualsiasi tipo di telemetria, è vero; purtroppo però nella F1 moderna il riscontro è questo. Tra il pilota e la telemetria il team di solito sceglie la seconda, dimenticando che è il pilota in pista che ha la sensibilità di interpretare la situazione, come successo con Sainz”. – Luca Dal Monte

ferrari luca dal monte
Photo Credit: Scuderia Ferrari Official Twitter Account

“Quello che è successo è un po’ figlio del fatto del voler, anziché impostare una propria strategia, cercare di rispondere a quello che facevano gli altri; ormai c’è il discorso dell’undercut, quello che rientra prima 9 volte su 10 l’azzecca. C’è l’amaro in bocca per tutta una serie di motivi, compreso il fatto che la Ferrari ora è seconda in entrambe le classifiche, anche se continuo a dire che quella Costruttori non conta nulla”. – Luca Dal Monte

“È stato un incidente di percorso. È chiaro che se si dovesse ripresentare anche alla prossima gara ci sarebbe da rivedere qualcosa, ma vedo questa squadra molto coesa. Domenica c’è stato un grossissimo problema, ma non ne farei un dramma, al di là della giustissima arrabbiatura di Charles che, ripeto, è un signore anche quando si arrabbia. Certo, non è stato bello quello che abbiamo visto, ma secondo me resta un incidente di percorso; è stata una giornata talmente anomala e poi, come spesso accade, le squadre hanno fatto la corsa non sulla loro strategia ma su quella degli altri. Tra l’apparire genio e l’apparire sciocco la distanza è irrisoria; nel senso che se imbrocchi la soluzione sei un genio, altrimenti sembri quasi uno sciocco. In realtà penso che non siano mai vere, né l’una né l’altra”. – Luca Dal Monte

Una Nazionale in rosso sotto pressione?

Tra le tante letture che si sono date a seguito di quanto accaduto a Monte Carlo, quella più forte ha coinvolto in particolare l’ordine di rientro ai box “disertato” da Carlos Sainz. Un aspetto che poi è stato smentito, confermando invece la volontà del pilota spagnolo di voler fare gioco di squadra (leggete qui per saperne di più). Parlando di questa F1, Luca Dal Monte ha voluto sottolineare quanto sia cambiata, mentre ciò che rimane uguale è quella pressione che, soprattutto in Italia, pesa sulle spalle della Scuderia Ferrari, la Nazionale in rosso.

“Il nostro ruolo guardando la tv o magari anche in circuito è quello dello spettatore, loro hanno anche fin troppa tecnologia in certe situazioni; basterebbe tornare indietro e lasciar giudicare ai piloti. La F1 oggi è cambiata, anche per quei piloti come Sainz e Leclerc che sono più individualisti rispetto ad altri; oggi però è così, alla fine è uno sport di squadra. Non dobbiamo sorprenderci quando la seconda guida fa passare la prima; domenica se non ci fosse stato Sainz tra le due Red Bull avrei voluto vedere se finiva con la vittoria di Perez. Avrebbero fatto passare Verstappen in qualche modo. Non è giusto? No. Nel ciclismo ci sono i gregari che tirano e poi si spostano. Sono sport di squadra quindi accade anche questo”. – Luca Dal Monte

ferrari aggiornamenti spagna
Photo Credit: Scuderia Ferrari Official Twitter Account

“Barcellona e Monte Carlo erano due circuiti dove il risultato era a portata di mano e per due motivi diversi è sfuggito. Sono d’accordo sul fatto che l’errore meglio averlo adesso che alla fine; il mondiale è lunghissimo. Ricordiamoci quando la Ferrari perse i due mondiali dopo la pausa estiva, quando si è in un punto in cui non c’è più recupero. A Barcellona c’è stato un problema di affidabilità, ma anche altri li hanno avuti; a Monaco invece c’è stato un pasticcio”. – Luca Dal Monte

ferrari pit stop sainz monaco
Photo Credit: Scuderia Ferrari Official Twitter Account

“È il solito problema; essendo la Ferrari la Nazionale in rosso, c’è tutta questa pressione; poi quando non vince è l’ultimo titolo del TG, mentre quando lo fa è il primo. È una pressione che le altre squadre non hanno. Quello che succede nel bene e nel male in Ferrari viene amplificato. È una squadra coesa che da tre anni ha le stesse persone, ma soprattutto la stessa catena di comando; ha fatto benissimo all’inizio del campionato, forse meglio delle aspettative e ovviamente ci siamo abituati molto bene. La vettura vale la Red Bull e i meccanici rimangono comunque i migliori al mondo; è sempre tutto portato all’eccesso, sia dalla stampa che dai social, dove non hai difesa”. – Luca Dal Monte

Cosa aspettarsi da questa Ferrari?

Gli ultimi due appuntamenti iridati non si sono conclusi con un trionfo, ma nonostante il risultato la Ferrari ha comunque dimostrato che la vettura 2022, insieme ai piloti, è pronta per lottare fino alla fine. Gli aggiornamenti hanno funzionato e lo scivolone di Monaco sarà una lezione da non scordare; inoltre, il team di Maranello può contare sulla forza di una squadra che da anni lavora per arrivare all’obiettivo mondiale. Un lavoro costruito nel tempo, ma che oggi sembra dare i suoi frutti per poter regalare una stagione magica. Ecco il pensiero di Luca Dal Monte sul futuro di questa Ferrari.

“Se a Baku Verstappen facesse 25 a 0 nei confronti di Charles andrebbe in fuga, però è talmente lungo questo mondiale che non penso che il prossimo GP possa essere l’eventuale resa. Chiaramente bisogna cercare di non dare alla Red Bull l’occasione di fuggire. La Ferrari mi sembra comunque più affidabile della Red Bull, quindi non andrei a fasciarmi la testa prima della gara. Non bisogna correre ora il rischio di dire che anche questo mondiale è perso, perché non lo è, così come non è vinto, ma per nessuno. Verstappen e Leclerc mi sembrano molto lanciati e occhio alle Mercedes che in Spagna hanno dimostrato di poter tornare competitiva; se dovesse mettersi in mezzo può diventare l’ago della bilancia”. – Luca Dal Monte

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Photo Credit: Scuderia Ferrari Official Twitter Account

“Da qui in poi dobbiamo ancora aspettarci le cose fantastiche e straordinarie che abbiamo visto fino a due gare fa. I primi ad essere mortificati sono loro per tutta una serie di motivi, non solo per la figura non elegante a livello mediatico, ma per il fatto che hanno due piloti che contano sul supporto del muretto e degli ingegneri. Da Binotto a tutti i suoi collaboratori sono persone che vivono per il loro lavoro, la Ferrari ha quel qualcosa in più soprattutto per quelli che ci lavorano. Mi aspetto che vadano avanti così come il mondiale è iniziato con la forza di avere una macchina duttile, come si è visto quando hanno lavorato sul passo gara da un giorno all’altro”. – Luca Dal Monte

“Inoltre, non mi stancherò mai di dirlo, con la forza di una squadra che ha trovato una serenità interna che è una cosa molto importante. Possiamo dire che è finito il post Montezemolo, tormentato per tutta una serie di motivi. Uno dei segreti della Ferrari di Todt era che il punto di forza della GeS era il funzionamento come quello di un’orchestra; tutti sanno cosa fare senza che glielo si dica. Era vero ai tempi di Todt ed è vero ora con Binotto che ha dato questa serenità che era mancata negli anni passati. La situazione della Ferrari è ottimale, quindi bisogna essere fiduciosi e non così negativi”. – Luca Dal Monte

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Ascolta Paddock GP

È tornato Paddock GP! Ascolta la nuova puntata di Paddock GP, in cui Raffaello Caruso, Chiara Zambelli e Gabriele Bassi hanno commentato il GP di Monaco assieme al loro ospite, Luca Dal Monte.

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Chiara Zambelli 

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