La Scuderia Ferrari è stata capace di perdere una doppietta quasi assodata in una gara, quella del Principato, in cui è quasi impossibile perdere posizioni in pista. Eppure, ne sono successe di tutti i colori: chiamate ai box sbagliate, strategie sbagliate degne di Topolino, Pippo e Paperino e chi più ne ha più ne metta. La Ferrari è più che capace di vincere un titolo mondiale, ma con questi errori non si va da nessuna parte, anche con un’auto spaziale.
Ferrari inetta durante il GP di Monaco
La Scuderia Ferrari in un GP di Monaco condizionato dalla pioggia non è riuscita a concretizzare la doppietta ottenuta in qualifica e si è dovuta accontentare dei 30 punti del secondo posto di Carlos Sainz e del quarto di Charles Leclerc in quella che è stata una gara particolarmente frustrante per il monegasco.
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Nell’imminenza del via sul Principato ha cominciato a cadere una fitta pioggia che ha costretto la direzione gara a posticipare l’inizio della corsa di oltre un’ora dopo che le vetture avevano percorso due giri dietro la safety car su una pista inondata d’acqua. Dopo la partenza, l’asfalto ha presto iniziato ad asciugarsi e così al giro 16 il primo del gruppo di testa a fermarsi per passare da gomme Wet a Intermedie è stato Sergio Perez. Leclerc si è fermato per fare lo stesso cambio due tornate più tardi, imitato da Max Verstappen.
Sainz invece è rimasto in pista fino al giro 21, per passare direttamente a gomme slick, scelta che si è deciso di fare anche per Charles nella stessa tornata effettuando un doppio stop. Di questa situazione ha tratto vantaggio la Red Bull che è riuscita a scavalcare Carlos con Perez e Charles con Verstappen. Senza alcun dubbio il momento chiave della gara (a favore del team di Milton Keynes). Di fatto la corsa è finita lì – anche se c’è stata un’ulteriore sospensione a causa di un terribile incidente alle piscine che ha visto protagonista Mick Schumacher, fortunatamente illeso – e nonostante le F1-75 avessero un ottimo passo le posizioni non sono più cambiate.
Da Monaco non è dunque arrivato un risultato all’altezza del potenziale espresso. A Maranello si analizzerà nei dettagli la corsa di Monaco, e si lavorerà per prepararsi al meglio per il prossimo appuntamento, a Baku, il 12 giugno, con il Gran Premio dell’Azerbaigian appuntamento in cui la Ferrari è costretta a dare dei segni di vita.
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