Marco Simoncelli 2008
In occasione del suo 36° compleanno, ripercorriamo l'anno del titolo in 250cc di Marco Simoncelli.

Marco Simoncelli, il 19 ottobre 2008, conquistava in Malesia il suo primo e unico titolo della sua carriera. Dopo una stagione trionfale, iniziata malissimo e finita lasciando tutti a bocca aperta, il Sic stampava la sua stella nel firmamento della MotoGP. Un titolo sofferto, sudato, voluto e che sicuramente gli ha regalato una gran goduria visto che in lui nessuno aveva mai creduto fino in fondo. Privato della moto ufficiale, pian piano se l’è riguadagnata, dimostrando a tutti di che pasta era fatto quella patacca capellone che tanto ha fatto innamorare i tifosi di tutto il mondo.

Sic VS Bautista, Italia VS Spagna a mezzi impari

Dal 2006 in 250cc all’interno del team Metis Gilera, il Sic quell’anno guidava una bellissima Gilera RSW 250 LE. Si trattava praticamente di una moto fornita dalla casa madre Aprilia, rivestita e rinominata con i colori Gilera. L’unico difetto? La moto non era ufficiale, di conseguenza il trattamento nei confronti del Sic non era di altissimo livello. Questa situazione fu figlia dei campionati precedenti, dove Marco non riuscì mai ad emergere definitivamente. A questo si aggiunse un inizio disastroso, con due zeri nelle prime due gare. Fortunatamente il suo più diretto rivale Alvaro Bautista (dotato di un Aprilia ufficiale) non approfittò della cosa, anche perché lo spagnolo cadde in un contatto con Marco proprio all’ultimo giro del GP di Jerez mentre lottavano per la vittoria.

Marco Simoncelli 2008
Photo Credit: MotoGP Official Website

La differenza la fa il pilota: la crescita di Marco Simoncelli è mostruosa

Consapevole della sua forza, ma con le pive nel sacco dopo due zeri, inizia la cavalcata trionfale del Sic. La sua statura e la sua moto non lo aiutavano contro la concorrenza agguerrita di chi disponeva di materiale ufficiale. Nonostante ciò riesce a concludere 2° in Portogallo, 4° in Cina e 2° in Francia. La vittoria però manca ormai da troppo. SuperSic non vince una gara dal GP di Jerez del 2005, quando ancora correva in 125cc. E quale momento migliore se non il GP d’Italia al Mugello.

Simoncelli Mugello 2008
Photo Credit: MotoGP Official Website

La battaglia stavolta è con Barbera, anch’egli dotato di un’Aprilia ufficiale che sverniciava letteralmente l’italiano. Famoso è il loro contatto sul rettilineo del Mugello con conseguente ribaltamento del pilota spagnolo. La prima vittoria in 250cc è arrivata non senza polemiche da parte dello spagnolo, il quale accuserà l’italiano di aver allargato la gamba. La pacata risposta del Sic non si fece attendere:

“Diobò che botta! Non l’avevo ancora vista. Sì, la sua sorella ha aperto una gamba…”Marco Simoncelli

Le ultime gare da pilota non ufficiale: finalmente Aprilia crede in lui

Quel contatto scatenerà l’ira della stampa e del popolo spagnolo, che accusarono Marco Simoncelli di essere pericoloso e scorretto. In futuro gli scontri ci saranno anche con Pedrosa e Lorenzo, tanto che qualcuno gli recapiterà anche un proiettile con minaccia di morte nel GP di Catalogna del 2011. Il Sic rispose con una roboante pole position, la prima in MotoGP. Tornando al 2008, dopo il Mugello Marco si ripetè a Barcellona, per poi concludere la prima metà stagione con un 2° posto a Donington e un 3° ad Assen. Con Bautista sempre alle calcagna, il 58 si era però guadagnato il rispetto di molti ed Aprilia decise di affidargli per la seconda parte di campionato un trattamento ufficiale. Dalla Germania egli avrebbe corso con una Gilera RSA 250.

Marco Simoncelli Assen 2008
Photo Credit: MotoGP Official Website

Con la moto ufficiale è tutta un’altra storia, ora il Sic corre alla pari dei suoi avversari

Galvanizzato dal nuovo mezzo e con la solita scioltezza che lo ha sempre contraddistinto, Marco si presenta al Sachsenring. La gara lo vedrà vincitore davanti a Barbera e Bautista. Con la terza affermazione stagionale, ora anche i vertici Aprilia credono nel titolo mondiale. Da lì si andrà a Brno, dato che la tappa di Laguna Seca era riservata alla sola classe regina. In Repubblica Ceca concluderà 3° dietro a Bautista, mentre a Misano non andrà oltre il 6° posto (suo peggior risultato esclusi i ritiri di inizio stagione).

Sic Phillip Island 2008
Photo Credit: MotoGP Official Website

Ad Indianapolis la gara viene annullata per il passaggio dell’Uragano Ike. Nonostante avesse conquistato la pole position ed avesse buone probabilità di ottenere un buon risultato, l’annullamento va a suo favore. Il distacco rimane invariato e mancano sempre meno gare al termine della stagione. La passerella mondiale inizia in Giappone, dove batte proprio Bautista vincendo il GP. Lo stesso risultato che qualche giorno dopo conquisterà a Phillip Island. Ora, con 240 punti contro i 203 di Bautista e con due gare al termine del campionato, a Marco basta un terzo posto per laurearsi campione.

T’an are’ vent e’ mundiel Callaghan: Sepang incorona Marco Simoncelli campione del mondo

In Malesia (la gara che più di tutti Marco odiava a causa del caldo asfissiante) nonostante la vittoria di Bautista, Sic può accontentarsi del 3° posto. Marco Simoncelli è campione del mondo della 250cc, titolo largamente festeggiato nel giro d’onore e nella successiva gara di Valencia, dove conquisterà la 6^ vittoria stagionale concludendo al meglio il campionato. Deciderà di rimanere comunque nella quarto di litro per un altro anno, prima di passare nel 2010 in MotoGP con la Honda del team Gresini. Marco si giocherà anche quel mondiale del 2009, che alla fine verrà però vinto da Hiroshi Aoyama. Il giapponese sarà l’ultimo campione della 250cc prima della nascita della Moto2.

sic valencia 2008
Photo Credit: MotoGP Official Website

Quel mondiale sta tutto nelle immagini di Sepang, quella maledetta pista che tre anni dopo gli toglierà tutto. Lì sfila libero, vestito di bianco e allargando le braccia come per volare. I capelli al vento e le lacrime che solcano il viso. È tutto vero Callaghan, hai vinto. Marco aveva battuto quelli che non credevano in lui, facendo di quello scetticismo la sua forza.

“Vorrei essere ricordato come un pilota che sapeva emozionare.” – Marco Simoncelli

Marco Simoncelli c’è riuscito, dimostrando che le leggende non sono fatte di soli numeri. Lo diventi per ciò che sei, per ciò che fai e per il modo in cui raggiungi l’obiettivo. Ha sempre trasmesso la vera immagine di se stesso: un pilota trasparente, generoso, amante della semplicità. Un ragazzo che nonostante le porte in faccia, le delusioni e gli errori ci ha sempre creduto, fin da quando firmava i diari dei suoi amici con scritto “Da grande diventerò World Champion”. E che ora ci manca terribilmente tanto.

sic Sepang 2008
Photo Credit: MotoGP Official Website

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Riccardo Zoppi

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