Dovizioso addio Ducati
Andrea Dovizioso torna sul suo addio a Ducati nel 2020 raccontando con grande rammarico il comportamento delle casa di Borgo Panigale

Andrea Dovizioso ritorna a parlare del suo addio a Ducati nel 2020. Il forlivese racconta alcuni retroscena sul suo rinnovo mancato con la casa di Borgo Panigale.

Le parole di Dovizioso sull’addio a Ducati

Che non si fossero lasciati bene Andrea Dovizioso e Ducati non era ormai più un mistero. L’attuale pilota della neonata squadra WithU Yamaha RNF MotoGP Team ha svelato alcuni dettagli del mancato rinnovo con Ducati. L’intervista a Motorcycle News fa trasparire grande rammarico da parte sua, che non ha mai digerito in pieno il ben servito datogli dalla casa di Borgo Panigale.

Sono stati molti i motivi per cui ci siamo lasciati. Per esempio, quando è stato il momento di trattare il rinnovo, la Ducati non ha mai trovato il tempo per discuterne. Già questo fa capire com’era l’atmosfera. Non abbiamo avuto modo di parlare di soldi con loro, anche se il denaro non è mai stato un limite per me

Non è (sempre) una questione di soldi

A quanto pare dalla parole di Dovizioso sul suo addio a Ducati si evince di come i soldi non siano stati un ostacolo nella trattativa. Per vicissitudini varie che hanno colpito Yamaha quest’anno (l’addio di Vinales e l’infortunio di Morbidelli) Dovizioso è salito sul treno Petronas Yamaha, correndo 5 gare al fianco di Valentino Rossi.

Quest’anno il team, ora denominato WithU Yamaha RNF MotoGP Team, si è rinnovato totalmente e nei prossimi giorni svelerà le proprie moto (qui le date). Il forlivese nella prossima stagione correrà con una M1 “Spec-A” come il team ufficiale. Al suo fianco il debuttante, dalla Moto3, Darryn Binder.

Dovizioso addio Ducati
Andrea Dovizioso ai test di Jerez con la M1 del team WithU – photo credits: motogp.com

Non è lo stipendio che mi ha fatto decidere di tornareNon ho mai scelto una moto in base a quello che avrei guadagnato. Per questo motivo non ho voluto ritirarmi. Semplicemente avrei corso solo dove avrei voluto e alle mie condizioni. Si sono verificate una serie di circostanze, probabilmente sono stato fortunato. Yamaha era interessata a ricevere feedback da un pilota esperto proveniente da un’altra moto e lo sponsor mi voleva. La moto finora mi è sembrata ‘amichevole’, ma c’è tanto lavoro da fare

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Simone Massari

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