Dall'Igna Ducati
Gigi Dall'Igna racconta l'evoluzione Ducati nel corso degli anni, da brutto anatroccolo a moto contesa da tutti i team

Dopo anni difficili, Ducati ha sfornato una moto appetibile per i piloti come confermano le parole di Gigi Dall’Igna a GPone.com. Dal 2016 la casa di Borgo Panigale ha lavorato per rendere più gestibile il mezzo, evidentemente riuscendoci.

Le parole di Dall’Igna sull’evoluzione della Ducati

Sembrano lontanissimi gli anni della casa di Borgo Panigale che arrancava a metà classifica. Nonostante il mondiale del 2007 con Casey Stoner, la Desmosedici sembrava funzionare con un unico pilota. Il passaggio di Valentino Rossi in Ducati ha evidenziato il problema della moto, poco gestibile e con evidenti problemi in percorrenza curva.

La svolta è stato l’arrivo di Gigi Dall’Igna con la GP15 che iniziava a togliere alcune soddisfazioni ai piloti. Nel 2016 la prima vittoria di Andrea Iannone in Austria, dopo l’ultimo trionfo che risaliva al 2010 con Stoner. Come sottolinea Dall’Igna a GPone.com, l’evoluzione della moto, che ha portato quest’anno a numerosi podi e vittorie con piloti diversi, è avvenuta con un lungo lavoro.

Dall'Igna Ducati
Andrea Iannone in Austria nel 2016, prima vittoria Ducati di Dall’Igna – photo credits: motogp.com

Non è stata una trasformazione avvenuta in un anno. E’ da tante stagioni che Ducati vince con più piloti: Iannone, Dovizioso, Lorenzo, Petrucci, Bagnaia, Martin e Miller.

Ducati, moto contesa

Non solo le Ducati ufficiali, ma anche i team satelliti ora conquistano pole, podi e vittorie. Jorge Martin ne è l’esempio, rookie che subito ha trovato confidenza con la sua GP21 del team Pramac. Per non dimenticare Enea Bastianini, con un doppio terzo posto a Misano nel suo anno d’esordio. Cinque piloti su sei che correvano con una Ducati, hanno conquistato almeno un podio.

L’obiettivo è sempre stato quello di progettare una moto che non fosse buona solo per un pilota, me che sia in grado di adattarsi a diversi stili di guida

Nel 2022 ci saranno otto Desmosedici in griglia, con le altre case che dovranno contrastare una moto sempre più maneggevole, ma dotata del solito motore Ducati.

E’ da un po’ di tempo che ci stiamo avvicinando ad avere una moto più facile e gestibile. Non è un obiettivo semplice da raggiungere, lo abbiamo fatto per gradi ma ci siamo riusciti. La Ducati non spaventa più i piloti. Anzi, è una moto ricercata, perché i piloti pensano di poter fare bene

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Simone Massari

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