Rosberg Hamilton Schumacher
Nico Rosberg parla di Hamilton e Schumacher e delle differenze tra i due: "Lewis il migliore come talento puro, Michael era più diligente"

Intervenendo ai microfoni di Sky Sport, il campione del mondo 2016 ha parlato dei suoi compagni di squadra più illustri, Lewis Hamilton e Michael Schumacher. Secondo Rosberg, Hamilton è il miglior pilota di tutti i tempi dal punto di vista del talento puro, mentre Schumi brillava per diligenza e dedizione al lavoro. Due personalità profondamente diverse che, almeno fino ad ora, condividono il record di 7 mondiali vinti. Record che Lewis sembra intenzionato a superare, se non quest’anno, sicuramente in quelli successivi.

Rosberg: “Hamilton odia i test, Schumacher invece li avrebbe fatti tutti i giorni”

C’è solo un pilota di F1 che può vantare di aver avuto come compagni di squadra i più titolati di sempre. Anzi, uno l’ha pure battuto in pista. Stiamo parlando ovviamente di Nico Rosberg. E i più grandi di tutti i tempi sono loro, Lewis Hamilton e Michael Schumacher. Entrambi a quota 7 mondiali vinti, con il primo che potrebbe infrangere il record dopo aver raggiunto quello dei 100 GP vinti in carriera, primo pilota a riuscirci nella storia della F1. Nico Rosberg ha diviso il box con entrambi: dal 2010 e per tre stagioni con Schumi, tornato nella massima serie dopo lo stop. Dal 2013 al 2016, anno del suo unico mondiale, con Hamilton. Proprio con Lewis, Nico diede vita ad una della più accese rivalità che la F1 ricordi. Chi meglio di lui quindi per descrivere i due piloti che hanno fatto la storia della F1 moderna?

Michael era davvero un pilota completo sotto tutti i punti di vista – ha dichiarato Rosberg a Sky Sport – motivava tutta la squadra, si metteva in prima linea e conosceva i nomi di tutti. Invitava i membri della squadra a casa sua o per una biciclettata, anche se era un sette volte campione del mondo e aveva un conto in banca da 800 milioni. Per quanto concerne il talento puro, quello di Lewis probabilmente è il migliore di tutti i tempi. Lo ha costruito, e possiede un istinto fenomenale. La grande differenza tra i due è la diligenza. Lewis odia i test, non gli piacciono proprio. Al contrario, Michael li avrebbe compiuti tutti i giorni, anche con sette mondiali in tasca, perché sapeva che avrebbe potuto imparare qualche piccolo dettaglio in quelle occasione.

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Rosanna Greco

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