Nel GP degli Stati Uniti la Ferrari ha finalmente mostrato di aver preso quella che per ora sembra essere la direzione corretta; su una pista non favorevole alle Rosse di Maranello, entrambi i piloti sono invece riusciti a condurre una buona gara, nonostante l’errore durante il pit stop di Sainz. Mattia Binotto ha poi confermato questo passo avanti, ormai sotto gli occhi di tutti, dichiarando che il terzo posto Costruttori non è più così utopico; il team principal della Ferrari ha anche brevemente chiarito il perchè Leclerc non sia stato fermato a fine gara per segnare il giro veloce ad Austin.
Leclerc, niente giro veloce ad Austin: la semplice spiegazione di Binotto
Una Ferrari che piace quella che da Austin si prepara a dirigersi in Messico; la Rossa ha infatti ottenuto un buon piazzamento di squadra, rispetto soprattutto ai rivali della McLaren, su una pista dove era chiamata a giocare in tutta difesa. Gli sviluppi portati proprio negli States hanno invece fruttato delle ottime prestazioni che fanno ben sperare per quello che sarà il prossimo futuro della F1.
Leclerc e Sainz ne sono usciti soddisfatti, anche se non troppo. Il monegasco infatti si è accontentato del quarto posto, oltre il quale era difficile andare; mentre lo spagnolo ha dovuto fare i conti con l’ennesimo errore nel momento del pit stop. Mattia Binotto, rimasto deluso anche lui dallo sbaglio al box, ha spiegato che quest’anno rappresenta una rampa di lancio per colmare ogni vuoto in vista del prossimo anno; il team principal della Ferrari ha poi chiarito con poche semplici parole il perchè Leclerc non sia stato fermato per provare a segnare il giro veloce alla fine della gara, visto che il distacco da Ricciardo permetteva il pit stop.
Perchè non abbiamo fermato Leclerc a fine gara? L’ipotesi di provare a siglare il giro veloce in realtà è stata valutata; alla fine però abbiamo preferito non farlo per non esporci a troppi rischi.
Mattia Binotto
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