6 Ore Bahrain Ferrari WEC
La 6 Ore del Bahrain sarà difficile per gli equipaggi Ferrari nelle categorie GT, poiché il BoP andrà a favorire Porsche.

La 6 Ore del Bahrain e la 8 Ore del Bahrain che andranno in scena questo ed il prossimo week-end, potrebbero essere due tappe disastrose per le vetture Ferrari presenti nelle categorie GT3 Pro-Am e GT3 Am. Il tutto a causa di una riduzione di ben 25 CV di potenza dovuti al regolamento del BoP (Balance of Performance) utilizzato per equilibrare le prestazioni delle diverse vetture Gran Turismo.

6 Ore del Bahrain disastrosa per Ferrari

Ferrari sta per andare incontro a due gare difficili che sanciranno la fine del WEC, vale a dire la 6 Ore del Bahrain e la 8 Ore del Bahrain. Le vetture classe GT del Cavallino Rampante, secondo quanto riportato da Sportscar365 grazie ad un’intervista esclusiva a James Calado, perderanno 25 CV di potenza pari a circa 1 secondo a giro sul circuito del Bahrain.

Questo è dovuto al sistema del BoP (Balance of Performance) in cui, secondo le regole WEC, un produttore può avere una regolazione massima di 10 cavalli o 20 kg di peso minimo all’interno del sistema BoP automatico, il che significa che la modifica è stata effettuata al di fuori dei parametri. James Calado crede che la Ferrari potrebbe non andare oltre al terzo posto in Bahrain a causa di un inaspettato, e forse impari, adeguamento del Balance of Performance in vista degli ultimi due round della stagione del WEC.

Con queste premesse, Alessandro Pier Guidi e James Calado dovranno adottare una strategia atta a minimizzare il deficit di potenza, su una pista dove l’acceleratore rimane premuto al massimo per il 64,5% del giro. Ecco le dichiarazioni del pilota inglese in esclusiva Sportscar365:

Il cambiamento del Balance of Performance ci ha davvero messo in difficoltà. Penso che non abbiamo davvero la possibilità di ottenere un buon risultato qui nelle ultime due gare. Il meglio che possiamo fare sarà il terzo posto sulla carta. Ovviamente tutto può succedere. È inaspettato perché sulle vetture GTE si esegue un BoP automatico. Porsche ha effettivamente avuto il vantaggio nell’ultima gara prima di Le Mans anche se abbiamo vinto noi, mentre a Monza ci hanno battuto in modo leale in termini di prestazioni. È una grande sorpresa. Non sappiamo il vero motivo per cui è stato fatto.

Cos’è il BoP e come funziona

Sorge spontanea la domanda sul perché una vettura più prestante deve essere depotenziata per favorire le vetture più lente e meno prestanti. Nel mondo delle corse e competizioni GT entra in gioco il BoP (Balance of Performance) ed è un strumento necessario, ai fini della spettacolarità delle gare GT, poiché tutte le vetture appartenenti a questa classe partono da differenze progettuali dei modelli di serie da cui esse derivano.

Inizialmente la Federazione va a verificare l’esatta omologazione dei modelli iscritti al campionato (che ricordiamo partono alla base da vetture di serie stradali) e poi le varie case costruttrici sono tenute a fornire alla Federazione tutte le informazioni necessarie per delineare le prestazioni delle varie vetture. Ai dati si vanno a sommare le analisi delle medie dei giri più veloci dell’auto più rapida per ogni modello, per un totale di dati pari al 20% della distanza di ciascuna gara.

Una volta studiati i dati e conosciute le potenze delle varie vetture GT, viene stabilito per ogni evento i cambiamenti da imporre alle specifiche tecniche delle auto. Le modifiche possono riguardare il peso minimo della vettura, l’incremento di pressione dell’aria garantito dal turbo-compressore e le dimensioni dei restrittori. Con quest’ultimo parametro si va quindi a controllare la quantità d’aria in ingresso nel motore, limitando la potenza massima, cosa capitata alla Ferrari in vista della 6 Ore del Bahrain.

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Raffaello Caruso

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