Michelin MotoGP
Michelin MotoGP, è necessario un cambiamento. Sono molti i piloti che si sono lamentati delle gomme negli ultimi GP, cosa c'è da cambiare?

Al termine del 12° appuntamento della MotoGP sul circuito di Silverstone, sono molte le polemiche che si sono susseguite all’interno del paddock e hanno tutte un comun denominatore: Michelin. Succede sempre più spesso infatti che i piloti attribuiscano la colpa di una performance oggettivamente negativa alle gomme della nota casa francese; che sia necessario un cambiamento?

I piloti e gli pneumatici, odi et amo

Sin dagli inizi della MotoGP è capitato molto spesso che alcuni piloti attribuissero agli pneumatici la colpa di una prestazione in gara scadente, è sempre accaduto e sempre accadrà. Abbiamo sentito molto spesso dire infatti “la gomma ha ceduto”, “non avevo più grip” eccetera. Quando a dirlo è un solo pilota su 21 la segnalazione va nel dimenticatoio ma quando invece a lamentare tali inefficienze sono svariati corridori evidentemente un problema c’è. Questo è proprio quello che è successo al termine della gara di Silverstone in cui svariati piloti, tra cui: Bagnaia, Mir, Rossi e Marquez (ed altri…), hanno lamentato un problema alle gomme.

Michelin MotoGP
Francesco Bagnaia, pilota MotoGP Ducati Lenovo, sul circuito di Silverstone – Photo Credit: Michelin Motorsport Official Facebook Page

Sia per accordi di riservatezza che per quieto vivere non sono molti i piloti che hanno imbracciato una causa contro una multinazionale di pneumatici grande come Michelin eppure questa volta qualcuno ha sbottato. Proprio ieri Pecco Bagnaia, uno dei titolari Ducati, sostenuto dall’ingegnere Luigi Dall’Igna, hanno ufficialmente chiesto alla casa francese di poter visionare i dati raccolti dal team di Piero Taramasso, direttore Michelin Motorsport, così da poter verificare la presenza o meno di un eventuale problema alla gomma posteriore.

Michelin, una roulette russa?

Ovviamente sorvoliamo sui soliti complottismi che vedono Michelin in combutta con il pilota francese Quartararo, non vogliamo assolutamente alimentare tali cretinerie; quello che qui vogliamo far saltare all’occhio è la difficoltà che ha la casa di pneumatici di garantire una qualità costante per tutti i piloti del paddock. Non ci aspettiamo che Taramasso ci dia una risposta dettagliata per ogni volta in cui un corridore lamenta un problema alle gomme, questo è impensabile, ma a volte credo sia necessario approfondire il solito “Faremo le nostre verifiche…”, anche perché nei box ci sono degli ingegneri di MotoGP e non degli smanettoni alle prime armi.

Michelin MotoGP
Piero Taramasso, direttore Michelin Motorsport sul circuito MotoGP di Silverstone – Photo Credit: Michelin Motorsport Official Facebook Page

Ogni week-end viene presentata una gomma nuova, le abbiamo viste tutte ormai: asimmetrica di qua, mescola più dura di là, una carcassa differente ecc.; ma se Michelin non è in grado di sostenere un tale lavoro (che ci rendiamo conto essere imponente e molto complesso), non sarebbe meglio standardizzare gli pneumatici? Si alzerebbero i tempi in pista, certo, ma almeno eviteremmo questa seccante roulette russa.

Le dichiarazioni dei piloti

Queste sono alcune delle dichiarazioni dei piloti di MotoGP al termine della gara di ieri:

Sono stato abbastanza forte per quasi tutto il weekend. Mi sentivo bene con la moto ed avevo un buon passo. Sapevamo che partire con la gomma media sarebbe stato difficile per noi, perché mi trovavo meglio con la dura, ma oggi la temperatura era piuttosto bassa, quindi è stata praticamente una scelta obbligata. Mi aspettavo di avere dei problemi, ma non così grossi. Sono partito bene e nei primi giri ero nel gruppo, quindi questo è importante. Più o meno ero nelle posizioni che mi aspettavo, tra la settima e la nona, ma dopo cinque o sei giri la gomma posteriore è crollata in maniera incredibile. Non avevo per niente grip sul lato destro e sembrava quasi che la gomma si stesse bruciando. A quel punto ho iniziato a perdere anche tre secondi al giro, quindi ho solo provato ad arrivare alla fine.

Valentino Rossi, pilota Yamaha Petronas

All’inizio mi sentivo sicuro della mia moto e sapevo di poter avere un buon passo ma poi ho iniziato a fare fatica con l’anteriore. E’ stata una cosa del tutto inaspettata, ho perso molto tempo negli ultimi giri. Questo problema è iniziato al 10° giro e da allora è stata un po’ una lotta. Sono deluso perche speravo in un risultato migliore.

Joan Mir, pilota Suzuki Ecstar
Michelin MotoGP
Il pilota Joan Mir, pilota Suzuki Ecstar, sul circuito di Silverstone – Photo Credit: MotoGP.com

Mi sembra chiaro che qualcosa oggi non ha funzionato. Sono stato forte per tutto il fine settimana, nelle libere ho sempre girato con gomme usate e oggi ero 3 secondi al giro più lento. Non so cosa sia successo, dobbiamo parlare con Michelin e guardare i dati ma in un campionato come la MotoGP tutto dovrebbe essere al top. Ieri in qualifica aveva faticato Miller mentre oggi è successo a me, so che anche Valentino ha avuto problemi, altro non so. La mia fortuna è stata aver montato la soft. I problemi li ho avuti al posteriore, mi partiva in ingresso curva. Abbiamo già controllato la pressione, era giusta.

Pecco Bagnaia, pilota Ducati Lenovo

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Andrea Perfetti

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