GP Ungheria Red Bull
GP Ungheria, Red Bull sfortunata e vittima della carambola in partenza. Perde il primato sia nella classifica piloti che in quella costruttori

Dopo la disastrosa gara di Silverstone, la Red Bull è vittima della sorte avversa anche in Ungheria. Sulla pista dell’Hungaroring la variabile impazzita Bottas centra in pieno Norris che a sua volta impatta, incolpevolmente, sulla monoposto di Verstappen. Nello strike coinvolto anche Sergio Perez. Ritiro immediato per il messicano, macchina danneggiata per Max che riparte, fatica per tutto il GP e alla fine riesce ad agguantare un punticino (2 dopo la squalifica di Vettel). Nel giro di due gare, in Gran Bretegna e nel GP di Ungheria, la Red Bull perde tutto il vantaggio che aveva accumulato prima di Silverstone.

GP Ungheria, Red Bull ancora vittima della Mercedes

Alla fine ha avuto ragione Toto Wolff quando alla vigilia del GP di Ungheria aveva predetto uno strike che avrebbe fatto fuori sia Mercedes che Red Bull, regalando la vittoria a Gasly. Il pilota dell’AlphaTauri non ha vinto, al suo posto a godersi i frutti di un GP imprevedibile c’era Estaban Ocon. Chi invece non ride è la Red Bull, vittima per la seconda gara di fila di un incidente in cui viene fatta fuori da una Mercedes. Certo, la carambola vista all’Hungaroring poco ha a che vedere con l’incidente di Silverstone, ma il risultato è più o meno lo stesso: la casa di Milton Keynes va in vacanza con soli 4 punti racimolati negli ultimi due GP. La Mercedes torna davanti sia nella classifica piloti, con Hamilton adesso a + 6 da Verstappen, che in quella costruttori, dove anche qui sono 6 le lunghezze di vantaggio.

Sul circuito dell’Hungaroring la Red Bull non era in cerca di una vittoria: troppo più forte era sembrato il team di Brackley sul circuito magiaro. Ma certo, immaginarsi un esito come quello di ieri era altrettanto improbabile. E invece la pioggia e l’incapacità di capire il punto di frenata da parte di Valtteri Bottas, hanno contribuito ad un risultato impensabile alla vigilia. Furioso Horner: “Siamo stati buttati fuori dalla gara di Silverstone e da questa gara questo fine settimana”. Rabbioso Verstappen che spara a zero su Bottas, responsabile dello strike che ha fatto fuori 3 macchine, oltre alla sua, alla partenza.

GP Ungheria: Verstappen lotta con il coltello tra i denti ma non basta

Dopo la bandiera rossa e l’interruzione della gara per rimuovere le vetture incidentate, Verstappen torna in pista con una vettura visibilmente danneggiata e rattoppata dai meccanici con dell’adesivo. Al pilota olandese va meglio rispetto al compagno di squadra Sergio Perez, costretto al ritiro immediato dopo essere stato centrato in pieno da Norris, altra vittima illustre di Bottas. Con una RB16B instabile nell’aerodinamica, Max prova a risalire la china dal tredicesimo posto. Fa il massimo e anche di più con quello che la macchina gli permette e porta a casa un decimo posto, che diventa nono dopo la squalifica di Vettel.

Il pilota della Red Bull è, per la seconda gara di fila, vittima delle circostanze e della sfortuna. Due passaggi a vuoto che gli costano la testa della classifica e che, presumibilmente, renderanno infuocata la seconda parte della stagione. Max va in vacanza con l’umore ammaccato: la pausa estiva potrebbe però aiutarlo a metabolizzare quanto accaduto a Silverstone e in Ungheria. Servirà a Verstappen per ricaricare le batterie, far sbollire la rabbia perché la strada per il mondiale passa anche per momenti e battute di arresto come quella di ieri.

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Rosanna Greco

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