Mattia Binotto ha chiarito che la strategia di Sainz in Ungheria è stata frutto di una buona comunicazione tra team e pilota.

Come le precedenti, anche la gara in Ungheria ha visto un Carlos Sainz protagonista di una grande rimonta. L’incidente del sabato in qualifica aveva infatti costretto lo spagnolo al quindicesimo posto in griglia di partenza, ma se da una parte l’incidente ha sfavorito Leclerc, dall’altra Sainz ne ha giovato. Lo strike in curva 1 ha permesso al numero 55 della Rossa di ripartire da una buona posizione, giungendo quarto al traguardo, poi diventato terzo a causa della squalifica di Vettel. Episodio chiave della strategia Ferrai sembra essere la decisione di Sainz di rimanere in pista dopo la chiamata ai box; Mattia Binotto si è detto contento infatti della comunicazione tra Sainz e il muretto che ha permesso una buona strategia.

Binotto sulla strategia di Sainz: “Non è un errore di valutazione”

Se alla ripartenza all’Hungaroring il pubblico ha assistito ad un mezzo pasticcio di comunicazione da parte della Mercedes, dall’altro lato Ferrari ha mostrato un ottimo lavoro di collaborazione. Carlos Sainz, richiamato ai box dal suo ingegnere, non è rientrato dopo aver parlato con il muretto Ferrari; il pilota spagnolo aveva ancora buone sensazioni dalle gomme della sua SF21, motivo per cui la strategia è cambiata.

L’episodio in Ungheria ha reso molto contento il team principal della Ferrari; come riportato da FormulaPassion.it, Mattia Binotto ha infatti elogiato il lavoro di squadra, chiarendo che il cambio di strategia non è avvenuto a causa di una valutazione inesatta da parte del team. Il muretto ha i dati, ma chi guida è il pilota e nessuno meglio di lui può fornire informazioni; per questo motivo Binotto ha sottolineato come una buona comunicazione possa portare a buoni risultati.

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Carlos Sainz – Photo Credit: Scuderia Ferrari Official Twitter Account

Questo è il nostro modo di approcciarci, avendo una discussione aperta alla radio per assicurarci di raggiungere il risultato corretto. Penso che abbiamo sempre avuto buone strategie, possibili anche grazie al contributo dei piloti. Loro sono quelli che guidano la macchina e conoscono le condizioni della pista. Non penso sia un errore di valutazione (in riferimento a Sainz, ndr); la chiamata finale è stata fatta dallo stratega. Il pilota ha riportato le sue impressioni; così abbiamo rivalutato il tutto concludendo che era la scelta corretta. Sono contento del modo in cui questa comunicazione sta funzionando. Ancora una volta questo dimostra come la squadra stia lavorando in maniera corretta.

Mattia Binotto

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Chiara Zambelli

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