L’incidente avvenuto tra Hamilton e Verstappen non sarà certo dimenticato, soprattutto perchè in tanti si aspettano una “vendetta” da parte del pilota olandese. Andrew Shovlin, direttore tecnico di pista Mercedes, ha ammesso che l’incidente aveva provocato un danno grave per Hamilton che senza l’interruzione della gara avrebbe portato al probabile ritiro del sette volte iridato. Una bandiera rossa provvidenziale quella esposta nel primo giro del GP di Gran Bretagna che ha così permesso al team di Brackley di individuare e sistemare l’enorme danno sulla W12 numero 44.
Incidente Hamilton, Shovlin: “Il cerchio anteriore sinistro poteva costare il ritiro”
Prima la safety car, poi l’immediata bandiera rossa che ha interrotto la gara per consentire ai commissari sia la rimozione della Red Bull di Verstappen che il rifacimento delle barriere. Un’interruzione provvidenziale per il sette volte campione del Mondo, che altrimenti avrebbe dovuto salutare il pubblico dai box e non dal gradino più alto del podio.
Durante la pausa imposta dalla bandiera rossa infatti sia il direttore tecnico di pista Shovlin che il team dei meccanici Mercedes hanno potuto lavorare sulla W12 di Hamilton; questo ha permesso di sistemare l‘unico vero danno riportato al cerchione, senza la cui riparazione Sir Lewis sarebbe stato costretto a ritirarsi.
Il cerchio anteriore sinistro si era danneggiato nell’impatto con la posteriore destra di Max; se la gara non fosse stata sospesa Lewis sarebbe stato costretto al ritiro. Gli altri danni erano di poca entità. Si era staccato un sensore per rilevare la temperatura degli pneumatici; per fortuna è la componente meno importante dell’ala anteriore ed è stata l’unica danneggiata. La rimonta su Charles l’avevamo prevista dalle simulazioni; temevamo un netto calo delle gomme, ma Lewis è riuscito a guadagnare ad ogni giro. È stato bello ammirare quello stint finale che ha portato ad una grande e meritata vittoria.
Andrew Shovlin
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