Il direttore tecnico della Honda Toyoharu Tanabe ha spiegato ai microfoni della BBC come sono riusciti a progettare un ottimo motore per la F1. La Power Unit giapponese è tra le più competitive e affidabili presenti nel circus della massima categoria automobilistica ed il segreto è uno solo: tanta perseveranza da parte dei giapponesi di migliorarsi dopo il brutto periodo con McLaren.

Toyoharu Tanabe svela i segreti della Power Unit Honda

Quando Honda era tornata in Formula 1, fornendo motori per la McLaren, tutti i fan (Alonso in primis) speravano di rivedere una fantastica vettura figlia del binomio degli anni ’90 che regalò a Senna tantissime vittorie e gare al limite. Purtroppo conosciamo bene la storia e sappiamo che non è andata propriamente così. Eppure i giapponesi di Minato non hanno smesso di crederci, percorrendo una nuova strada con la Toro Rosso (AlphaTauri) per poi motorizzare il top team Red Bull ritornando alla vittoria nel 2019. Adesso Red Bull è tornata ad essere una diretta contendente al titolo piloti e costruttori grazie soprattutto alla nuova Power Unit Honda, di cui spiega alcuni segreti Toyoharu Tanabe, direttore tecnico della casa di Minato.

Abbiamo comunque fatto dei buoni passi avanti dal nostro ritorno in F1. Inoltre, come Honda, abbiamo compiuto dei buoni passi avanti con le prestazioni del nostro motore ibrido, senza sottovalutare la parte endotermica ed elettrica. Negli ultimi anni abbiamo visto che il motore Honda ha dovuto rinunciare alla velocità in fondo al rettilineo (a causa dei limiti degli impianti elettrici, ndr). Quella era la nostra debolezza. Però ci siamo impegnati a migliorare questo punto debole e con questo motore abbiamo fatto tutto il possibile per colmare il divario con i nostri concorrenti ottenendo risultati incoraggianti.

Toyoharu Tanabe, direttore tecnico Honda

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Raffaello Caruso

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