Helmut Marko torna a parlare di Carlos Sainz dopo gli splendidi risultati ottenuti dallo spagnolo nella prima parte di stagione in Ferrari.

Dopo il primo podio ottenuto da Carlos Sainz al Gran Premio di Monaco, Helmut Marko è tornato a parlare del pilota spagnolo, seguito dall’austriaco ai tempi della Toro Rosso. Il ventiseienne di Madrid ha infatti impressionato tutti nelle prime sei gare della stagione, confermandosi come pilota di primo livello e non come un semplice cuscinetto per Charles Leclerc, punta di diamante della Ferrari.

Tanta concorrenza nel vivaio Red Bull

Per parlare di Sainz Helmut Marko è tornato al 2015, quando lo spagnolo condivideva con Max Verstappen il box Toro Rosso. I due vennero premiati con la promozione in Formula 1 nello stesso anno e sin da subito dimostrarono di non essere due piloti qualunque. Infatti, alla fine dell’anno la coppia di piloti emergenti vanta più del doppio dei punti ottenuti da Jean-Éric Vergne e Daniil Kvyat la stagione precedente.

Nel 2016 i risultati di Kvyat in Red Bull furono deludente, tanto da costringere la scuderia austriaca a scegliere chi tra i due piloti della Toro Rosso dovesse rimpiazzare il russo nel team maggiore. A distanza di cinque anni sappiamo la scelta di Red Bull su chi è ricaduta, ed ancora oggi Helmut Marko non si pente della decisione presa.

Helmut Marko
Carlos Sainz avanti alla Toro Rosso STR8 nel 2015 – Photo Credit: redbull.com

Nella prima parte del 2016 eravamo molto competitivi e vedendo in Max Verstappen qualcosa in più abbiamo scelto lui. Ancora oggi penso che i risultati che Max ha conseguito da quando corre in Red Bull giustifichino al meglio quella decisione.

Helmut Marko

Helmut Marko non voleva ostacolare Sainz

Sebbene Marko non si sia pentito della scelta di non puntare ciecamente su Sainz, non può che ammettere le doti dell’attuale pilota Ferrari. Proprio per questo motivo il team decise di non ostacolare l’ascesa di un possibile campione del mondo, permettendogli di tentare la fortuna in altri team invece che aspettare che uno dei due sedili della Red Bull si liberasse.

Dopo il 2016 non abbiamo mandato via Carlos. In quel periodo lui e Max erano quasi alla pari, ma non eravamo in grado di garantire ad entrambi un sedile in Red Bull per la presenza di Daniel Ricciardo. Le due strade si sono separate perché non era convinto di poter approdare in Red Bull, motivo per cui non stava progredendo e non voleva più aspettare che il destino gli aprisse una porta. Non volendo ostacolare il suo futuro in Formula 1, lo abbiamo prima prestato alla Renault e poi abbiamo annullato completamente il contratto per permettere il passaggio in McLaren.

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Vincenzo Simonelli

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