difetto red bull rb19
C'è un difetto sulla Red Bull RB19, che solo Max Verstappen è riuscito a riconoscere dopo la fine della stagione trionfale 2023.

Anche la Red Bull ha trovato un difetto nella sua RB19. La monoposto del titolo mondiale 2023 ha dominato in lungo e in largo vincendo ben 21 gare delle 22 totali. Il segreto di tale prestazione è stata la versatilità dimostrata dalla vettura, che Adrian Newey ha disegnato. Tuttavia, il campione del mondo Max Verstappen ha voluto sottolineare che qualcosa di storto c’è stato.

C’è un difetto sulla Red Bull RB19: attenti alle curve lente

La Red Bull RB19 ha un difetto che in pochi avevano notato. Nel 2023 il team di Milton Keynes ha presentato una vettura che si è rivelata dopo poco imbattibile. La stagione è stata lunga, ed una serie infinita di successi per i bibitari, soprattutto grazie a Max Verstappen. Chi, invece, si è preso i meriti del capolavoro di monoposto scesa in pista è stato Adrian Newey, nome eccellente del Circus.

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Photo Credit: Red Bull Content Pool

Il successo della Red Bull è dipeso da questo mix perfetto tra il lavoro in fabbrica e quello del proprio pilota di punta. Con 21 Gran Premi vinti sui 22 totali, la RB19 ha battuto record su record. L’unica vittoria di un altro team è arrivata a Singapore, ottenuto da Carlos Sainz su Ferrari. Un evento unico, molto meno che raro. Nel 2024, Milton Keynes dovrà probabilmente solo migliorare il proprio capolavoro per continuare a dominare.

Nonostante la grande versatilità dell’ultima vettura guidata, Max Verstappen ha dichiarato di aver trovato un difetto non da poco nella RB19. Abbastanza sorprendente sentire queste parole da chi ha vinto diciannove volte. Tuttavia, il vero dubbio, come riportato da Motorsport.com, è se RB si prenderà il rischio di smuovere l’equilibrio della RB19 per risolvere l’ultimo dei problemi sulla RB20.

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Photo Credit: Red Bull Content Pool

“Sui circuiti cittadini non siamo stati nelle migliori condizioni. Intendo cordoli, dossi e curve lente. Non è un grande problema, ma in quest’area possiamo fare meglio. La RB19 non assorbiva gli urti come alcuni dei nostri avversari, e di conseguenza nelle curve lente la nostra macchina semplicemente non era così dominante come in quelle veloci”.

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Alessio Auriemma

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