Pit Beirer, direttore motorsport di KTM, ha espresso una sua opinione sul nuovo sistema di concessioni di Dorna per correre in aiuto delle case giapponesi. Il direttore sembra aver accolto in maniera abbastanza critica le differenze di trattamento in merito alle concessioni della MotoGP per il 2024.
Il commento di Beirer sulle nuove concessioni
Il 2023 è stato un anno di sfide e successi per il Red Bull KTM Factory Racing team, che ha concluso la stagione con il sudafricano Brad Binder al quarto posto in classifica, vantando due vittorie nelle Sprint. In contrasto, la domenica il predominio ha il nome di Ducati, con 17 vittorie, seguita da Aprilia con 2 e Honda con 1, mentre la casa austriaca non è riuscita ad ottenere la vittoria nelle gare più lunghe.
Nel tentativo di permettere alle case motociclistiche giapponesi di recuperare terreno, Dorna ha introdotto nuove concessioni. Il direttore del motorsport di KTM, Pit Beirer, ha espresso le sue perplessità su questo nuovo sistema, sollevando interrogativi sulle ragioni per cui alcune squadre non ricevono ulteriori aiuti nonostante risultati inferiori rispetto ad altre.
Secondo Beirer, i produttori sono ora suddivisi in quattro macrogruppi: in base ai risultati, coloro che accumulano pochi punti possono ottenere più o meno concessioni durante la stagione. Il direttore di KTM ha fatto l’esempio di Honda, che ha vinto una gara nel 2023, mentre KTM non ha ottenuto vittorie la domenica.
“Lo abbiamo accettato per il bene del campionato e perché ovviamente aiuta il promotore Dorna. La Honda ha vinto una gara nel 2023, noi no. Perché non abbiamo nuove concessioni? Honda avrebbe dovuto investire tempo e denaro nello sviluppo delle moto invece che negli stipendi dei piloti”
Beirer ha ulteriormente criticato la presenza di otto moto Ducati in griglia, sottolineando che non vede la necessità di una nona moto come wildcard. Nonostante ciò, ha anche lodato ed apprezzato il lavoro svolto da Ducati nel corso della stagione.
Beirer ha quindi aperto un dibattito sulle nuove concessioni. Molti sono i dubbi in merito all’equità del sistema e alla necessità di ulteriori regolamentazioni per garantire una competizione equilibrata ed aperta nel Motomondiale.