È davvero possibile immaginare una Red Bull ancora più vincente? Le vie di Adrian Newey sono certamente infinite, questo è uno dei pochi dati di cui siamo a conoscenza. Ma addirittura progettare una vettura che nel 2024 ha il solo scopo di vincerle davvero tutte (quest’anno solo Carlos Sainz si è interposto tra loro e questo record), appare assai impressionante. Ospite nella nostra puntata di Paddock GP, Fabiano Vandone ha così parlato della Red Bull del 2024 e del perché è davvero possibile uno scenario simile.
Red Bull, Vandone: “La Red Bull ha anticipato tutti sul tempo”
Albert Einstein affermò che “il tempo è un’illusione”. Ma può rappresentare il solo motore della vita, aggiungerei. E se solo lo si riesce a sfruttare appieno, beh, ecco che le soddisfazioni appaiono subito dietro l’angolo. È il “tempo” il segreto di questa Red Bull e a confermarlo è anche Fabiano Vandone, ex pilota automobilistico e giornalista italiano, ospite nel nostro Paddock GP. Tutto è partito dalle affermazioni di Paul Monaghan, ingegnere britannico in forza alla scuderia austriaca, che di recente ha confermato che la potenziale “RB20” (vettura Red Bull del 2024), sarà addirittura ancora più vincente della RB19. (Anche se Christian Horner ha già affermato il contrario).
E se consideriamo che quest’anno solo Carlos Sainz a Singapore ha regalato un weekend e un inno diverso sul podio di Formula 1, immaginiamo come potrebbe essere un mondiale con solo vittorie Red Bull, presumibilmente solo di Max Verstappen. Sicuramente rappresenterà un qualcosa di straordinariamente perfetto, un progetto la cui unicità, di conseguenza, rimanda ad un solo nome e cognome: Adrian Newey.
“Si tratta di un percorso di sviluppo costante. Chi osa stare fermo in Formula 1 è destinato ad essere sorpassato. La F1 non è una zona di comfort, ma un campo di battaglia: fatto di strategie, scelte meccaniche, ibride… in ogni singola area bisogna cercare di spingere. Posso dire che sia normale affermare che la potenziale RB20 sarà più veloce della RB19. E sono convinto di questo perché il capo del progetto si chiama Adrian Newey” – Fabiano Vandone.
La chiave è aver saputo sfruttare il tempo
“Immagino che Newey dopo 7-8 gare avesse già capito che la Red Bull avrebbe potuto vincere il titolo, e così ha potuto già mettere nel cassetto il “vecchio” progetto per potersi dedicare al prossimo, alla RB20. Secondo me un progettista come lui, che ama molto l’innovazione così come l’ottimizzazione (se guardiamo i bracci di sospensione sono delle vere opere d’arte, c’è un livello di cura dei dettagli su ogni tipo di definitura sulla vettura), è riuscito a crearsi già ad aprile/maggio una riserva mentale sufficiente per poter iniziare ad immaginarsi una vettura nuova, in alcuni casi addirittura rivoluzionaria, con concetti diversi non ancora percorsi. È chiaro che quando si ha questo tipo di margine di tempo, ci si può permettere di rischiare. Ma si tratta di una soluzione che può dare un certo vantaggio sugli avversari” – Fabiano Vandone.
Una scelta di tempo azzeccata, dunque, quella fatta da Adrian Newey, seppur con 2/3 mesi di anticipo che per alcuni può rappresentare un niente, ma per la Formula 1 rappresenta anche un anno intero. Davvero, in conclusione, ci aspetta un 2024 tra inni olandesi, messicani e austriaci? Esisterà qualche team che ha abbandonato per tempo il progetto attuale e ci regalerà weekend avvincenti come lo è stato a Singapore? Nel frattempo, è partito il countdown per i test in Bahrain: 83 giorni e le risposte saranno finalmente svelate.
Ascolta Paddock GP!
Ascolta Paddock GP, il talk dedicato al mondo della Formula 1. Nell’ultima puntata Raffaello Caruso, Chiara Zambelli e Gabriele Bassi hanno avuto il piacere di parlare con Fabiano Vandone del GP di Abu Dhabi che ha visto Verstappen chiudere in bellezza la stagione.
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Martina Milia
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