Natale è alle porte, ma la Formula 1, e i suoi successivi ingressi, continuano a pensare al futuro. Soprattutto se si tratta di Andretti, sempre più vicino al Circus di quanto non lo fosse quest’estate. Che possa oltrepassare la linea d’ingresso a braccetto con Renault? La possibilità appare più che concreta.
Quali erano gli accordi di Andretti e cosa succede ora
Come é noto ai più, il team Andretti aveva un accordo pre-contratto con la Renault per la fornitura di Power Unit. Tale accordo é peró scaduto in estate a seguito del prolungamento della procedura di ingresso del team in Formula 1. La FIA, poi, ha dato il via libera ufficiale al nuovo progetto nel mese di ottobre, con la decisione finale poi passata all’organizzazione della F1 e al suo amministratore delegato Stefano Domenicali.
Tuttavia, da allora la situazione è cambiata e la General Motors ha rivelato che sta passando ad un semplice ruolo di partnership e intende sviluppare il proprio propulsore per il 2027 o 2028. Nonostante Andretti abbia rafforzato i suoi legami con un produttore rivale, Bruno Famin, caposquadra ad interim dell’Alpine, afferma che la Renault è ancora disposta a fornire al team la PU nelle stagioni intermedie prima che il propulsore Cadillac sia pronto.
Se il team raggiungesse l’obiettivo dichiarato di iniziare nel 2025, disputerebbe una stagione con l’attuale propulsore prima che i nuovi regolamenti entrino in vigore nel 2026. Mentre Andretti ha chiaramente una data limite per una decisione di ingresso da parte della F1 per essere pronta a correre nel 2025, anche la Renault ha bisogno di un preavviso sufficiente per aumentare la produzione ed essere in grado di fornire un secondo team.
Famin: “Felici di riprendere i colloqui, ma i tempi non dipendono da noi”
Quando Motorsport.com gli ha chiesto della situazione, Famin non ha esitato a rispondere: “Stiamo parlando con Andretti e General Motors e siamo felici di parlare con loro. Se hanno una voce, saremo felici di riprendere i colloqui. Per ora è un po’ in stand-by, e non per colpa nostra, ma perché la durata del processo è molto, molto più lunga del previsto. La FIA ha impiegato molto più tempo per rispondere rispetto a quanto detto all’inizio, ora la palla è dalla parte della F1. Se hanno una voce, saremo felici di discutere un accordo con Andretti“.
Per poi concludere: “Se si candidano è perché avranno dimostrato che porteranno molto valore aggiunto alla F1 e che il valore del campionato e dei team non verrà diluito per questo”.
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Martina Milia
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