Stefan Bradl parla del possibile approdo dell'italiano Fabio Di Giannantonio al team Honda HRC, non senza molti dubbi.

Stefan Bradl, tester di Honda, in un’intervista a Speedweek.com, non si mostra troppo favorevole all’idea che la casa dell’Ala Dorata possa scegliere Fabio Di Giannantonio come pilota ufficiale da affiancare a Joan Mir nel 2024. Il tedesco non ritiene il pilota abbastanza maturo per salire su una moto difficile come la RC-V.

Stefan Bradl: “A volte Di Giannantonio è veloce, ma forse non sa nemmeno perchè”

Ancora in ballo la sella in Honda HRC. Una delle possibilità, come è già stato ampiamente detto, potrebbe essere quella di affidare a Fabio Di Giannantonio la moto lasciata da Marc Marquez, che andrà ad occupare il posto dell’italiano in Gresini. Dopo aver svolto una due giorni di test MotoGP a Jerez, dove ha provato alcune novità riguardanti la Honda RC-V 2023, Stefan Bradl, collaudatore per la casa giapponese, mette in guardia il Diggia dicendo la sua riguardo la sfida che l’italiano potrebbe ritrovarsi a dover affrontare nel caso le voci diventino reali.

Viene dalla Ducati, una moto molto facile da usare. Se si unirà al team ufficiale Honda, sarà una grande sfida per lui. Poi si vedrà se sarà all’altezza. Ma se coglie questa opportunità, deve sapere che in questo momento è un lavoro duro. Diggia sicuramente sa qualcosa della Ducati, ma non sa nient’altro ed è ancora relativamente giovane. A volte è veloce, ma forse non sa nemmeno perché è veloce. Alla fine bisognerà vedere se ciò accadrà e come si comporterà. La moto che abbiamo al momento non è allo stesso livello della Ducati”.

Stefan Bradl Honda HRC
Photo Credit: MotoGP.com

Bradl: “Si vede quanto Marc sia ancora disposto a prendere dei rischi”

Il prossimo anno Honda potrà fare riferimento anche su un pilota come Johann Zarco, che ha firmato un contratto con LCR. Bradl però ritiene che solamente Marc è riuscito a gestire una moto come la Honda e sarà difficile per chiunque prendere il suo posto. Tuttavia anche per lui è stata una stagione difficile, come per il compagno Joan Mir. “In Honda Marc fa quello che può. È un talento eccezionale e in Australia finisce solo quindicesimo. In Tailandia ha fatto una gara straordinariamente buona e ha concluso sesto… Si vede ancora quanto sia disposto a correre dei rischi e cade. Non è che lo fa apposta, è perché non ha alcun feeling“. – Conclude Bradl

Ascolta Paddock GP Motomondiale

Potete recuperare la puntata andata in onda eccezionalmente giovedì 2 novembre alle ore 21:30 sul canale YouTube di Rossomotori, in cui si è parlato del GP della Thailandia. Paddock GP Motomondiale ritornerà poi martedì 14 novembre per l’analisi del GP della Malesia.

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Deborah Lazzaro

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