sainz sf-23
Le analisi alla Ferrari di Sainz continuano dopo la rottura in Qatar: cordoli non colpevoli, salvo il telaio ma si cerca ancora il problema.

Il GP del Qatar non è sicuramente stato uno dei migliori weekend vissuti in casa Ferrari. La Sprint del sabato ha visto Charles Leclerc penalizzato dopo la bandiera a scacchi, mentre nella giornata di domenica Carlos Sainz non è nemmeno riuscito a partire. La Ferrari di Sainz ha infatti riscontrato un problema che si pensava potesse essere dovuto ai cordoli, cosa che in realtà sembra non essere stata confermata dalle verifiche fatte.

Ferrari Sainz: cordoli scagionati e niente scocca nuova

Il deserto qatariota non ha di certo fatto bene al team di Maranello che nell’ultimo weekend iridato ha dovuto fare i conti con più di una difficoltà. La SF-23, come da aspettative, non si è rivelata essere tra le più competitive a Lusail, motivo per cui la Ferrari era chiamata a limitare i danni per continuare la lotta con Mercedes per il secondo posto in classifica Costruttori. Le cose però si sono rivelate essere più complicate del previsto. Condizioni climatiche e cambi di regole in corsa a parte, in entrambe le gare ad andare a punti è stata una sola Ferrari. Quella di Sainz al sabato e quella di Leclerc la domenica, unica delle due Rosse in pista.

Lo spagnolo infatti non è riuscito a scendere in pista per il vero e proprio GP a causa di un problema irreparabile. La numero 55 perdeva benzina, condizione che il team ha provato a risolvere ma che infine ha costretto Sainz a guardare la gara dai box. Se qualcuno inizialmente aveva ipotizzato una rottura dovuta agli aggressivi cordoli presenti sul circuito di Lusail, le analisi sembrano invece aver scagionato le piccole piramidi della pista in Qatar. Il vero motivo, come riportato da Motorsport.com, non è dunque stato trovato con i tecnici di Maranello ancora al lavoro per capire quanto accaduto. Così come i cordoli, anche l’errore umano non sembra poter essere il vero colpevole.

ferrari sainz cordoli
Photo Credit: Scuderia Ferrari X

A Maranello si continua dunque a lavorare, non solo per comprendere a cosa possa essere dovuta la perdita che ha impedito a Sainz di schierarsi in griglia e partire. Sempre come riportato da Franco Nugnes su Motorsport.com, le verifiche fatte in casa Ferrari dovrebbero inoltre aver scongiurato un ulteriore problema. Il timore dopo quanto accaduto a Lusail era infatti quello di dover ricorrere ad un nuovo telaio in vista del prossimo GP degli Stati Uniti. La monoscocca della SF-23 di Sainz non avrebbe però subìto danni, motivo per cui in Texas non dovrebbe essere sostituita con una nuova componente. Sospiro di sollievo dunque per il team di Maranello, ora chiamato a concentrarsi per chiudere questo 2023 nel migliore dei modi.

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Ascolta Paddock GP, il talkshow dedicato al mondo della Formula 1 con tantissimi ospiti ogni settimana! Raffaello Caruso, Chiara Zambelli e Gabriele Bassi hanno analizzato il GP del Qatar assieme a Matteo Pittaccio, con focus sul terzo titolo di Verstappen e su quanto visto nel weekend sulla pista di Lusail.

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Chiara Zambelli

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