I piloti della stagione 2023 di F1 hanno iniziato a far notare un problema delle attuali monoposto. Sono molte le voci direttamente dalla pista che hanno trovato difficile riuscire a tentare sorpassi con le vetture dell’attuale generazione. Nel 2022 il regolamento tecnico ha rivoluzionato l’aerodinamica delle macchine in gara per consentire battaglie più ravvicinate, tuttavia pare che questo effetto non ci sia più.
Sainz e Perez le voci della critica alle monoposto 2023: “Abbiamo bisogno di un DRS più potente”
La stagione di Formula 1 2023 è già consolidata nelle mani del team Red Bull Racing. Uno dei più grandi punti di forza della RB19, la vettura progettata a Milton Keynes, è il DRS. Il sistema che consente di avere un drag aerodinamico minore, ha dato a Max Verstappen e Sergio Perez una grande arma da utilizzare per sorpassare con facilità in pista, a discapito del resto della griglia. Mentre il campione del mondo in carica si gode la prima posizione nella classifica, a partire dal compagno di squadra e da altri nomi ci sono diverse idee discordanti sulle battaglie in pista.
Il nuovo regolamento tecnico ha cambiato ancora la fisionomia delle monoposto nel 2022. Questo ha avuto come primo scopo quello di rendere possibili gli avvicinamenti in pista tra le vetture per poter vedere più battaglie. Per riuscirci, la reintroduzione dell’effetto suolo e delle nuove forme avrebbe dovuto ridurre l’aria sporca in uscita verso la vettura inseguitrice. Tuttavia, dopo un anno e mezzo di progresso sul nuovo regolamento, le battaglie sembrano difficili come tra il 2020 ed il 2021. Diversi piloti, tra cui Carlos Sainz e Sergio Perez hanno commentato questa situazione, sostenendo che incrementare la qualità e la potenza del DRS possa essere una buona soluzione.
“Nel 99% delle piste penso che avremo bisogno di DRS. Ne avremo bisogno di uno potente, perché queste auto dall’inizio dell’anno stanno iniziando a diventare un po’ come 2020 o 2021 dov’era difficile seguire chi stava davanti” ha spiegato Carlos Sainz. “Ovviamente Monza è un caso speciale perché non hai solo il DRS, hai anche lunghi rettilinei di scia”. A sostenere la tesi ha poi continuato Checo Perez: “Sicuramente meno DRS non è la strada da seguire, almeno in altre piste oltre Monza, per essere in grado di avere gare migliori“.
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