L’inizio del mondiale di F1 è ormai nell’aria; le prime presentazione hanno infatti attirato l’attenzione di questa pausa invernale ormai quasi giunta al termine. Alcuni piloti sono però tornati a parlare di argomenti delicati in vista del prossimo mondiale. Max Verstappen, per esempio, ha infatti preso una posizione con tanto di critica alla FIA per il divieto imposto ai piloti.
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Verstappen critica la FIA: “Il divieto non era necessario”
Il mondiale 2023 di F1 è ormai pronto a cominciare; nell’aria però non si respira solo la grande attesa del ritorno in pista. Tra la Federazione e la F1 sembra infatti essersi creato un clima di tensione; una condizione che anche i protagonisti del Circus hanno percepito. La pausa invernale ha portato ad alcune discussioni sul futuro della F1 a cui sono seguite varie decisioni; non tutte però hanno trovato l’appoggio dei piloti, soprattutto per quanto riguarda la scelta di imporre un particolare divieto.
A partire dal 2023 la FIA ha infatti deciso di vietare ai piloti l’esposizione di un qualsiasi messaggio politico o sociale (leggete qui per saperne di più). Una vera e propria censura giunta dopo alcuni precedenti divieti come quello relativo a magliette riportanti immagini o parole che la Federazione ha reputato non inerenti al mondo della F1. Il divieto ha così ricevuto una serie di critiche, non solo dai piloti ma anche da autorità come un deputato della Camera dei Lord. Ad esporsi sull’argomento è stato anche Max Verstappen, nonostante la sua lontananza dal mondo politico; come riportato da FormulaPassion.it, il due volte iridato ha espresso la sua contrarietà.
“Ognuno di noi è diverso; alcuni sono più schietti, mentre altri lo sono meno. Io per esempio non sono così diretto e non lo sono perché da pilota non riesco ad impegnarmi in ogni cosa conoscendone bene tutti i fatti. Penso però che il divieto della FIA non fosse necessario. Fanno in modo che le persone non possano dire alcune cose, aspetto che invece andrebbe sempre consentito”. – Max Verstappen
Verstappen con Hamilton sul ritorno del GP d’Africa
L’olandese della Red Bull non ha preso una posizione solo sul delicato argomento della censura. Verstappen ha infatti parlato anche del GP d’Africa, una battaglia che Hamilton, prima di tutti, porta avanti da tempo. Il ritorno della F1 nell’unico continente che ad oggi manca nel lungo calendario non sembra però una missione impossibile. Lo stesso Domenicali si è infatti esposto, andando personalmente a controllare il circuito di Kyalami, in Sudafrica, che al momento non ha ancora l’omologazione necessaria per la F1. Il due volte campione del mondo ha però appoggiato questo ritorno, come riportato da FormulaPassion.it.
“Credo che la F1 abbia bisogno di un GP in Africa. Gareggiamo in tutti gli altri continenti, dunque questo è il prossimo passo da compiere. In Africa abbiamo una storia; sarebbe un’aggiunta fantastica per il calendario”. – Max Verstappen
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