La fine del 2022 non è stata solo palcoscenico dei tanti cambiamenti che ci sono stati tra i vari team. L’aria del prossimo mondiale si respira infatti ovunque. Una delle più attese in pista sarà la Ferrari, che nel 2023 sarà chiamata a lottare fino alla fine per il titolo mondiale di F1. La fine dell’anno porta dunque con sé alcune indiscrezioni sulla Rossa del futuro.
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Ferrari F1 2023: posteriore più stretto, ma “vasche” promosse
Il 5 marzo del 2023 sembra ancora lontano ma i team di F1 sono da tempo al lavoro per quella che sarà la prossima sfida mondiale. Tra le tante attese nella prossima stagione di F1 non manca certo la Ferrari. L’erede della F1-75 è infatti chiamata a quel passo in più che la monoposto del 2022 non ha saputo dare. Una lotta mondiale dall’inizio alla fine con la speranza di poter riportare l’ambìto titolo a casa.
La Scuderia di Maranello, come detto anche da Binotto prima del suo addio ufficiale, si è ampiamente portata avanti con il lavoro in vista del prossimo anno. La vettura ad effetto suolo che calcherà le piste della prossima stagione sarà infatti un’evoluzione della F1-75. Il progetto del 2022 è stato dunque promosso nonostante alcuni problemi riscontrati nel corso dell’anno.
La filosofia base sarà dunque la stessa, ma le novità non mancheranno sulla prossima nata da Maranello. Come riportato da FormulaPassion.it, la Ferrari del 2023 manterrà dunque le caratteristiche pance laterali pronunciate, le cosiddette “vasche”, mentre il posteriore potrebbe presentare un concetto diverso. Il retrotreno infatti dovrebbe risultare più stretto di quello del 2022; un’idea, quest’ultima, ispirata alla RB18 campione del mondo.
Pronta una power unit da 30 cavalli extra
Uno dei maggiori problemi che il team guidato da Binotto ha dovuto affrontare nel corso del 2022 è stata l’affidabilità. Molteplici infatti sono stati i ritiri a causa di varie rotture alle power unit, non solo in casa Ferrari. I team clienti, ovvero Haas e Alfa Romeo, hanno infatti dovuto percorrere la stessa ardua strada. Nonostante il congelamento dei motori, in vigore ufficialmente da settembre, ai team è permesso a lavorare sulle power unit per risolvere i problemi legati all’affidabilità.
Il motore con cui Ferrari ha disputato le tante tappe del 2022 si è spesso rivelato vincente, anche se non del tutto solido. Così come la monoposto ad effetto suolo, anche la prossima power unit manterrà la precedente filosofia. Ciò che cambierà, dopo il grosso lavoro svolto a Maranello, non sarà la sola durata dei motori, ma anche la potenza che essi saranno in grado di erogare.
Avere un’affidabilità stabile non permette solo di rompere meno power unit, ma anche di sprigionare più cavalli senza il rischio di un ritiro. Un aspetto che in molte occasioni ha condizionato e frenato il team di Maranello nel 2022. Il prossimo motore targato Ferrari dovrebbe dunque avere un extra importante in termini di potenza; le indiscrezioni, sempre come riportato da FormulaPassion.it, parlano infatti di 30 cavalli in più sul motore che la Rossa porterà in pista nel 2023. Un’indiscrezione che lo stesso Steiner aveva lasciato trapelare, parlando di una futura power unit bomba.
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