Scott Redding si scaglia contro la MotoGP e la poca propensione dei team della classe regina di aspettare la crescita dei giovani

Scott Redding, ex pilota MotoGP in sella a Honda, Ducati e Aprilia, ha usato parole dure contro la MotoGP. Secondo il pilota inglese nella classe regina non si dà il tempo ai giovani di crescere.

Le parole di Redding contro la MotoGP

Che non avesse lasciato la categoria in modo disteso era acclarato, ma ora Scott Redding ha mosso critiche pesanti verso la MotoGP. L’ex Aprilia, Honda e Ducati dopo essere stato appiedato dalla casa di Noale nel 2018 ha trovato fortuna prima nel BSB con la Ducati Panigale V4R con la quale ha vinto il campionato inglese e successivamente nel 2020 con il team Aruba ufficiale in Superbike. Quest’anno, all’età di 29 anni, correrà con BMW.

L’inglese ha mosso un duro rimprovero verso la classe regina attraverso un’intervista a Speedweek.com, accusando i team di non dare abbastanza tempo ai piloti di adattarsi.

La MotoGP assume giovani piloti senza pagarli e distrugge le loro carriere. Dopo di che devono correre in un altro campionato come il Mondiale Superbike per tornare in pista

Redding contro MotoGP
Scott Redding nella sua ultima esperienza MotoGP in Aprilia – photo credits: motogp.com

Superbike sempre più “giovane”

Il massimo campionato delle derivate di serie sta attraendo sempre più piloti giovani. Un motivo potrebbe essere quello descritto da Redding in precedenza, visti gli enormi talenti che salgono dalle classi propedeutiche per tentare la loro carriera in MotoGP.

L’esempio più lampante sono gli ingaggi, per il 2022, di Oliver König nel team Orelac Kawasaki di soli 20 anni e soprattutto Iker Lecuona, che dopo un biennio in KTM Tech3, approda nel team ufficiale Honda in SBK. Il classe 2000 spagnolo farà coppia con un altro giovane in arrivo dalla Moto2, Xavi Vierge.

Redding ha continuato così il suo discorso sul poco tempo a disposizione dato dalla MotoGP ai giovani.

Ci sono tanti giovani piloti in MotoGP oggi e non vengono pagati come Rossi, Dovizioso o Lorenzo quando sono saliti. Corrono in MotoGP per un anno o due, se non ce la fanno sono fuoriPossono fare un passo indietro in Moto2 o correre in Superbike con compensi simili. […] Ecco perché ci sono così tanti giovani piloti.

Iker Lecuona a bordo della sua nuova Honda CBR ufficiale – photo credits: worldsbk.com

Secondo il pilota BMW, il team HRC della Superbike, se avesse avuto l’opportunità di prendere un pilota direttamente dal campionato delle derivate di serie, avrebbe attinto da lì senza andare in MotoGP.

Se la Honda avesse ottenuto Jonathan Rea o Toprak li avrebbero preferiti a un giovane pilota del GP. Ma i due avevano già un contratto, quindi la Honda ha deciso di puntare su giovani piloti che possono spingere un po’ più forte

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Simone Massari

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