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Bagnaia sigla la prima vittoria in MotoGP battendo Marquez, vero re di Aragon nelle passate stagioni. Un successo ottenuto col cuore.

Francesco “Pecco” Bagnaia se ne va da Aragon con la prima vittoria in MotoGP. Una vittoria sofferta, sudata ed ottenuta senza mai abbattersi davanti alle tante difficoltà avute in queste prime tre stagioni in top class. Il talento cresciuto dalla VR46 Riders Academy sta definitivamente sbocciando, con il chiaro obiettivo di riportare la Ducati sul tetto del mondo dopo Casey Stoner. Insieme a Franco Morbidelli, il prossimo anno questi due italiani saranno le più vive speranze italiane di vittoria in MotoGP. Due pezzi pregiatissimi che Valentino Rossi lascia in eredità, con un prolungamento di se stesso. Il progetto VR46 è vincente anche grazie a questi straordinari piloti, vero futuro del motociclismo italiano nel mondo.

Francesco Bagnaia è la scommessa vinta da Ducati di puntare su quel ragazzino in sella alla Mahindra

La carriera di Pecco Bagnaia non è stata per nulla semplice, ma non per questo priva di trionfi ed emozioni. Un bagaglio che da ieri ha con se il pezzo più pregiato, insieme al titolo vinto in Moto2 nel 2018. Il piemontese classe ’97 arriva da Chivasso, lontano geograficamente da quella Riders’ Land che lo accoglierà molti anni più avanti. Passando per le minimoto, le MiniGP e il CEV; nel 2013 arriva nella classe Moto3 del mondiale con la Honda del Team Italia. L’arrivo dello Sky Racing Team e l’entrata nella VR46 Riders Academy è il primo passo verso il successo. È però in Mahindra che Bagnaia inizia a costruire ciò che è oggi. Nonostante un mezzo inferiore e tante difficoltà, Bagnaia vince la sua prima gara ad Assen nel 2016 e conclude quel campionato al 4° posto. La Ducati ha già gli occhi puntati su di lui.

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Un giovane Pecco Bagnaia conquista la prima vittoria in carriera ad Assen, davanti a Di Giannantonio e Migno – Photo Credit: motogp.com

La capacità di saper dare il meglio anche in situazione di svantaggio e il ritorno al team Sky, questa volta in Moto2, lo portano nel 2018 alla conquista del titolo con una superiorità disarmante. Otto vittorie ed altri quattro podi piazzano un altro tassello nella carriera del pilota Ducati. Proprio nel 2019 debutta con la casa di Borgo Panigale, all’interno del team Pramac. Pecco deve però ingoiare bocconi amari. Un apprendistato difficile su una moto storicamente non semplice e non totalmente ufficiale. Il salto di qualità tecnico del 2020 con un mezzo full factory gli dona velocità, ma non costanza. Il cammino di Bagnaia è ancora lungo, nonostante il primo podio conquistato a Misano dietro solo a Morbidelli e la successiva conferma di guidare per il team factory nella stagione 2021. L’eredità di Dovizioso è pesante da raccogliere, ma l’italiano si è fatto le spalle larghe in questi anni.

Una vittoria che non voleva saperne di arrivare

Lucido, metodico, intelligente in pista quanto fuori, un’ottima gestione delle situazioni gara e dei pnumatici. Nonostante i tanti pregi, per Bagnaia la vittoria continua a sfuggire. La prima in top class poteva addirittura arrivare lo scorso anno. A Jerez mentre è secondo il motore lo abbandona, anche se sarebbe stato difficile riagguantare Quartararo. Poi nella seconda gara di Misano comanda la gara dall’inizio, fino a che l’anteriore lo abbandona a poche tornate dal termine. È forse uno dei bocconi amari più difficili da digerire, tanto che la stagione prosegue tutta in calando. L’ingaggio nel team ufficiale dà responsabilità al pilota, che conclude a podio tre gare su quattro disputate. Al Mugello la prima vera chance, in un weekend turbato dalla scomparsa di Duspaquier. La sensibilità di Pecco non lo fa essere lucido e, senza trovare tante scuse, ammette che il suo errore è figlio di quell’episodio.

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I protagonisti della domenica di Aragon. Bagnaia e Marquez danno vita ad un duello incredibile, vinto dal pilota Ducati – Photo Credit: motogp.com

Poi gare sfortunate e tutte in rimonta, con le gomme che decidono di tradirlo sia nel primo round austriaco che a Silverstone. Aragon ha sempre significato difficoltà per Pecco. Qui, prima di ieri, aveva terminato solo una volta a podio nel 2018 ed altre due volte a punti nell’intera carriera. E proprio qui costruisce un weekend sublime, perfetto. Freddo e più convincente che mai, Pecco decide di prendersi la vittoria battendo il re dell’epoca moderna Marc Marquez. Una gara comandata dal primo all’ultimo giro, condita da un corpo a corpo incredibile e vinto col cuore. Un sorta di remake di Dovizioso VS Marquez. Sbloccarsi non era scontato, la rabbia accumulata era tanta. Ora Francesco Bagnaia è ancora più libero di esprimere il suo potenziale e far sognare l’Italia e la Ducati. Magari replicando a Misano e avvicinandosi ancora a Quartararo. Perché no, il mondiale non è ancora concluso.

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Riccardo Zoppi

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