I 5 migliori sorpassi in carriera di Valentino Rossi
I 5 migliori sorpassi in carriera di Valentino Rossi, un tributo al campione del mondo che ha deciso di ritirarsi a fine stagione

Per celebrare il ritiro di Valentino Rossi ripercorriamo i 5 migliori sorpassi nella sua lunga carriera in MotoGP. Il pesarese ha sempre dato spettacolo in pista firmando sorpassi iconici che rimarranno nella storia di questo sport.

I 5 migliori sorpassi in carriera di Valentino Rossi: la classifica

1. Rossi-Lorenzo, Catalunya 2009

Quando si pensa al sorpasso per antonomasia di Valentino Rossi non può non venire in mente in prima istanza il sorpasso all’ultima curva ai danni di Jorge Lorenzo durante il Gran Premio di Catalunya del 2009.

Era il 14 giugno 2009 in un pomeriggio catalano che apparentemente sembrava come tutti gli altri. Ma verso le 15 di quel pomeriggio catalano avvenne uno dei sorpassi più belli non solo della carriera del “Dottore”, ma dell’intera storia del Motomondiale. Un duello rusticano tra i dominatori di quella stagione 2009, Valentino Rossi e un giovanissimo Jorge Lorenzo al suo secondo anno in MotoGP. Non è stato solo un gran premio, ma un duetto Yamaha. Ne avevano di più, i distacchi con gli altri erano abissali. Sorpassi e controsorpassi, con la famosa staccata di curva uno all’esterno da parte di Valentino Rossi “da straccio di licenza” citando l’allora commentatore tecnico Loris Reggiani.

Il frame del sorpasso in staccata di Valentino Rossi su Lorenzo in staccata durante il gran premio di Catalunya 2009 – photo credits: motogp.com

Se questo appena citato poteva sembrare il sorpasso chiave del gran premio per chi stava guardando quella gara, si stava sbagliando di grosso (me compreso). Il Sorpasso, con la “s” maiuscola, sarebbe avvenuto due giri dopo. Jorge Lorenzo comandava l’ultimo giro e dopo la staccata protetta dallo spagnolo in curva 10 le speranze di vittoria di Rossi sembravano ormai smarrite. Peccato che Rossi non lo sapeva e all’ultima curva trovò un pertugio per sorpassare Lorenzo imponendosi per 95 millesimi sul compagno di squadra. Nessuno ci credeva. E ne avevano ben donde. Un sorpasso storico che ancora oggi a rivederlo fa battere forte il cuore, quasi che ad ogni replay si pensa “chissà se questa volta riesce a passarlo”.

2. Rossi-Stoner: Laguna Seca 2008

Il sorpasso al “Cavatappi” di Laguna Seca nel 2008 è uno degli altri momenti iconici di questo sport. Un’annata, quella del 2008, di riscatto per Valentino Rossi dopo i titoli persi nel 2006 a favore di Nicky Hayden e nel 2007 vinto da Casey Stoner.

In quel 20 luglio americano Valentino Rossi e Casey Stoner si trovano appaiati in classifica iridata. Dopo un inizio difficile il pesarese trova la quadra con la sua M1 e si riporta in lizza per il campionato mondiale. Sorpassi e controsorpassi per i due piloti alpha di quel 2008. Il campione in carica Casey Stoner e la sua Desmosedici non ci stanno a lasciare Rossi scappare. Ma come la carriera di Rossi insegna, il pesarese è duro a morire. E al 26esimo giro arriva l’attacco. Non in una curva qualunque, ma al famigerato “Cavatappi” di Laguna Seca. Non il posto migliore dove poter sorpassare, ma Rossi ci prova lo stesso e firma una delle diapositive che rimarranno impresse nella storia del motociclismo.

Il sorpasso al “Cavatappi” di Laguna Seca 2008 con commento di Guido Meda

Perdere non è mai facile. Per nessuno. E Stoner dopo quella gara, nella quale cadde anche qualche giro dopo aver subito il sorpasso, non la prese molto bene. Tensione nel parco chiuso con Stoner che valutò l’attacco di Rossi come scorretto.

Sono un po’ arrabbiato non tanto per la scivolata che è stata colpa mia, ma per alcune manovre troppo al limite. Se le avessi fatte io avrei beccato sicuramente una penalità

3. Rossi-Biaggi: Welkom 2004

La rivalità Rossi-Biaggi è probabilmente la più coriacea del motociclismo contemporaneo. Anni e anni di scontri dentro e fuori la pista. Tra i tanti episodi tra i due c’è indubbiamente quello di Welkom 2004. Il 18 aprile si disputava il primo gran premio della stagione 2004 con una grande novità. Valentino Rossi a fine 2003 lascia la Honda RC211V del team HRC Repsol per dimostrare di poter vincere anche con un’altra moto. Approdò alla Yamaha, rivoluzionando la moto che solo un anno prima aveva conquistato solo 123 punti in campionato a fronte dei 357 conquistati da Rossi nel 2003.

In questo caso non si parla di un sorpasso memorabile come nei precedenti due episodi raccontati, ma di un sorpasso che ha significato tanto per il “Dottore”. Una vittoria che va oltre ai 25 punti conquistati, contro ogni pronostico. Una dimostrazione di forza schiacciante che si concluse con il sesto titolo mondiale alla fine di quell’annata. Quel duello finì con una gesto che rimarrà per sempre: un pilota che si inchina davanti alla sua moto dimostrando rispetto per un qualcosa che va oltre al mezzo meccanico. Un’amore nato con Yamaha che si concluderà alla fine di questa stagione.

Valentino Rossi che ringrazia la sua M1 dopo la prima vittoria in Yamaha a Welkom 2004 – photo credits: motogp.com

4. Rossi-Gibernau: Jerez 2005

Altra rivalità accesa fu quella tra Valentino Rossi e Sete Gibernau. Nel 2005 il primo rivale per il titolo del mondo sembrava essere proprio lo spagnolo che però nel corso della stagione perse smalto a favore di un ottimo Marco Melandri che si laureò vicecampione del mondo dietro al “Dottore”. A Jerez però il duello all’ultima curva avvenne proprio tra l’italiano e lo spagnolo del team Gresini. I due prendono margine sugli inseguitori facendo gara in proprio e mettendo in piedi un bello spettacolo per i tifosi a casa. La lotta tra i due si concluse in curva 13, ora denominata “Curva Lorenzo”. E’ un punto della pista che nel corso degli anni si è dimostrato come luogo appetibile per l’ultimo tentativo di sorpasso (tra i tanti quello tra Marquez e Lorenzo nel 2013). Nella fattispecie di quel 2005, Rossi dimostrò ancora una volta la sua cattiveria agonistica infilando all’ultimo giro Sete Gibernau, mandandolo fuori pista per via del contatto tra la manopola destra e la spalla dello spagnolo, conquistando così la vittoria del Gran Premio di Spagna.

https://www.youtube.com/watch?v=FnHkNVf3QKY

Non mancarono le polemiche, anche se lo stesso Sete Gibernau riconobbe che fosse stato un contatto di gara:

Ho fatto una bella gara, mi spiace perché non è bello finire così. Ci siamo fatti un po’ di male, speriamo che vada meglio all’Estoril. Ma è importante rispettarsi tanto, perché sarà un campionato duro. E il rispetto è importante perché qui rischiamo la vita. Personalmente non ho nulla contro Valentino, con lui ce la vedremo in pista

5. Il giro e mezzo pazzo di Philip Island 2006

Questa volta non si parla di un duello, ma di un giro e mezzo da lasciare ai posteri. A Philip Island andava in scena una gara importante per l’assegnazione di quel mondiale. Valentino Rossi su Yamaha Camel incontrò un’annata particolarmente difficile dal punto di vista dell’affidabilità della sua M1. Nicky Hayden, che poi vinse quel mondiale per via di un errore di Rossi a Valencia, metteva pressione all’allora sette volte campione del mondo.

In quel Gran Premio di Australia 2006 i telespettatori furono testimoni di una superiorità imbarazzante da parte di Valentino Rossi. Non un mago nelle partenze, mai stato, Valentino Rossi nei primi giri si trovò intruppato a centro gruppo in ottava posizione. Al quarto giro iniziò la magia. Alla staccata della prima curva Rossi inizia con un doppio sorpasso ai danni di Hopkins e Roberts per poi incominciare una furiosa rimonta. Uno via l’altro in un giro e mezzo il “Dottore” si mangiò i suoi avversari passando dall’ottava posizione alla seconda in poche curve. Uno strapotere conclusosi però “solo” con terzo posto alle spalle di uno scatenato Marco Melandri e Chris Vermeulen.

https://www.youtube.com/watch?v=lj2Bb2J14R0

I 5 migliori sorpassi di Valentino Rossi sono solo un piccolo tributo alla sua straordinaria carriera. Emozioni, delusioni, rabbia. Tanti sono i sentimenti che hanno attanagliato il “Dottore”. Sicuramente le sue imprese rimarranno nella storia, non solo per i tifosi, ma per tutte quelle persone che amano questo sport.

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Simone Massari

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