Notizia fresca di giornata quella sulla nuova direttiva nei confronti dei pit-stop di F1 che ha investito tutti i team, in particolare Red Bull e Mercedes. Secondo la FIA, i tempi di reazione per l’esecuzione di un cambio gomme sono anomali per la natura di un essere umano e quindi dovranno essere rivisti. Marko non ci sta e pensa che tutto ciò sia uno stratagemma architettato dai rivali della Mercedes, in netta difficoltà nell’inseguimento dei bibitari nella classifica piloti. Ma a controbattere al dirigente della Red Bull ci pensa Toto Wolff, che pare confermare le foci del dottore.
Marko contrario alla direttiva pit-stop di F1, colpa di Mercedes?
I pit-stop in F1 sono davvero velocissimi. Basti pensare che il record è detenuto da Red Bull che durante il GP di Brasile, nel 2019, ha completato il cambio gomme in soli 1.82 secondi; mentre il record per il pit stop più lento lo vanta la Mercedes di Bottas: ben 43 ore e 15 minuti (GP di Monaco 2021) per cambiare tutte e quattro le gomme.
Ad Helmut Marko, il ‘dottore’ della Red Bull, ovviamente non va bene che vengano aumentati i tempi dei pit stop (leggi qui per saperne di più), soprattutto in un momento in cui la Red Bull è dominatrice assoluta sulla Mercedes. Secondo quanto riportato dall’austriaco all’emittente tedesca RTL, la questione è anomala e pensa che ci sia sotto lo zampino della Mercedes.
La Mercedes ha spinto perché ci voleva rubare il vantaggio che noi abbiamo durante i pit stop. A noi questa direttiva farà perdere fino a quattro decimi e non va bene. Abbiamo dedicato sette anni di lavoro e allenamento alla consistenza e alla velocità dei nostri pit stop.
Toto Wolff controbatte alla Red Bull di Marko
Dopo aver sentito una campana, per tirar le somme, è giusto sentire anche l’altra. La testata britannica Racefans.net ha interrogato Toto Wolff, team principal della Mercedes, sulla questione legata alla nuova direttiva dei pit-stop che riguarderà tutti i team di F1 a partire dal GP di Ungheria che si terrà domenica 1 agosto.
Un mese fa abbiamo chiesto informazioni alla FIA su un meccanismo di sicurezza che è legato a un sistema che stiamo utilizzando e se questo potrebbe essere ottimizzato. Se questo ha innescato qualcos’altro non lo so, ma abbiamo interrogato la FIA su questa materia. Ci deve essere una ragione per la quale la Federazione ha emanato una nuova direttiva tecnica, ma non ne sono sicuro al 100%. Il funzionamento della pistola a ruota e il rilascio della vettura è una questione molto complessa che va analizzata ulteriormente. La competizione è la base della F1, ma non va dimenticata la sicurezza dei nostri piloti e uomini. Noi ci siamo cautelati per quanto ci riguarda perché perdere una ruota è un danno enorme. Per farlo, però, abbiamo accettato di essere più lenti. In ogni caso stiamo parlando di un rallentamento in media di uno o due decimi. Sarà comunque interessante scoprire perché la FIA ha deciso di emanare una nuova direttiva e su quali basi.
Chi abbia ragione o meno non spetta a noi dirlo, fatto sta che un sistema simile andrà sicuramente a penalizzare la Red Bull che è sempre stata quasi istantanea nel cambio gomme (e Marko ha specificato il motivo). In uno sport come la F1, dove si gioca una vittoria battagliando sui millesimi di secondo, questo è sicuramente un duro colpo per il team dei bibitari che in Austria, round di casa, hanno il compito di mantenere la posizione sulla Mercedes. È ancora guerra tra i due top team.
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