Dopo la gara di Portimao la F1 si è immediatamente trasferita a Barcellona per il primo back-to-back stagionale; il GP di Spagna, che si correrà domenica 9 maggio, vedrà anche i primi aggiornamenti sulle vetture, come ad esempio la nuova ala posteriore mostrata dalla Ferrari. Probabilmente non sarà però l’unica novità e non sarà certo la sola scuderia a portare i i primi sviluppi sulle monoposto di F1; Red Bull infatti, dopo aver confermato l’intenzione di voler sviluppare la vettura 2021, non ha perso tempo portando quindi la prima novità .
Ferrari e Red Bull: ala nuova per entrambe al GP di Spagna?
Red Bull e Ferrari non attenderanno il GP di Monaco per provare i primi sviluppi; nel weekend spagnolo infatti le due scuderie mostreranno le piccole novità sulle rispettive RB16B e SF21. La Scuderia di Maranello si presenta a Montmelò con un’ala posteriore diversa, da massimo carico aerodinamico; l’ala è in realtà stata pensata e sviluppata per il prossimo GP di Monaco, ma con tutta probabilità , come riportato da Motorsport.com, le Rosse potrebbero già montarle durante il weekend spagnolo.
La soluzione trovata dagli uomini di Maranello dovrebbe riuscire a compensare parte della perdita dovuta ad alcune modifiche del regolamento fatte dalla FIA; le varie limitazioni hanno infatti prodotto come conseguenza una perdita in termini di spinta verticali, problemi che i team cercano ancora di risolvere completamente.
La nuova ala della SF21 mostra un profilo a corda lunga con un flap montato praticamente perpendicolare. Sull’alla mobile inoltre si nota anche una “V”, al centro del profilo; questa particolare soluzione dovrebbe assicurare sia downforce massima che una forte riduzione della resistenza all’avanzamento durante l’uso del DRS. Piccolo cambiamento anche in casa Red Bull che rispetto a Ferrari mostra una corda più corta con un flap molto incidente; la diversa soluzione dipende da quanto carico aerodinamico si produce con il solo corpo vettura, motivo per cui Red Bull può permettersi profili alari con incidenze e corde più piccole rispetto alle soluzioni Ferrari.
Chiara Zambelli