Il circuito Gilles Villeneuve è da sempre teatro di eventi unici, che siano questi positivi o negativi. Sono ormai passati più di 40 anni dalla prima gara disputata a Montreal e il GP del Canada non smette mai di sorprenderci: dalla sua prima edizione, al terribile incidente di Kubica nel 2007, passando per la prima vittoria di Hamilton lo stesso anno, fino alla rabbia di Vettel nel 2019. In attesa del prossimo weekend di gara, ricordiamo alcuni degli eventi che hanno reso il GP del Canada così speciale.
La prima edizione del GP del Canada
La prima gara disputata in Canada risale al 1961, ma il GP del Canada venne inserito nel mondiale F1 solo nel 1967. Da quel momento in poi si alternarono due diversi circuiti: il circuito di Mosport, che entrò nella storia nel 1973 per aver ospitato la prima entrata in pista della Safety Car, e quello di Mont Tremblant, a nord di Montreal. Il Gran Premio, dopo diversi problemi legati alla sicurezza dei due circuiti, si spostò in quello attuale, ovvero il circuito Gilles Villeneuve, nel 1978. La pista prese il nome del campione nel 1982, dopo la sua morte nel GP del Belgio: la prima vittoria del pilota Ferrari in F1 avvenne proprio nel 1978 sul circuito di Montreal e, da allora, rimane l’unico canadese ad aver vinto il GP del Canada.
Durante la prima gara disputata a Montreal, il meteo non fu favorevole e questa è una caratteristica che permane ancora oggi. Le prove libere e le qualifiche furono accompagnate da una forte pioggia e da instabilità, che rese difficile, fino all’ultimo, stabilire la griglia di partenza per la domenica. Gilles Villeneuve, che partiva terzo, riuscì a vincere la gara anche grazie al ritiro del poleman Lotus. Il primo GP del Canada, tra gli altri eventi, fu anche l’unico nella storia della Formula 1 in cui un campione festeggiò con una bottiglia di birra di uno sponsor, anziché usare il classico champagne.
GP Canada 2007: l’incidente di Kubica
Il 10 giugno del 2007, nel GP del Canada, accadde un evento indimenticabile per gli appassionati di F1: l’incidente di Robert Kubica lasciò tutti col fiato sospeso per momenti che sembrarono interminabili. Fu una gara particolare quella di Montreal nel 2007, in cui solo 12 piloti riuscirono a vedere la bandiera a scacchi.
La domenica di gara fu piena di eventi, tra ritiri e incidenti non gravi, fino al giro 27, in cui Kubica perse il controllo della sua monoposto. Il pilota impattò contro il muretto destro a una velocità di quasi 300 km/h, ribaltandosi più volte e finendo poi sul lato sinistro della pista. Tutto rimase fermo per qualche istante, Kubica non si mosse all’interno della sua vettura. Fortunatamente, o forse per miracolo, il polacco ne uscì quasi illeso, grazie alla cellula di sopravvivenza della monoposto, che rimase intatta.
Il pilota Sauber se la cavò solo con un trauma cranico e una distorsione alla caviglia, mentre la macchina era completamente distrutta. L’anno seguente, è proprio sul circuito Gilles Villeneuve che Kubica vinse per la prima volta un GP in Formula 1.
La prima vittoria di Hamilton in F1 nel 2007
Fu lo stesso giorno, così sfortunato per Kubica, a segnare il primo traguardo nella carriera in Formula 1 di Lewis Hamilton. Il pilota britannico vinse la sua prima gara a soli 22 anni, nel GP del Canada. Hamilton partiva in pole position, seguito dal suo compagno di squadra, Alonso.
Dopo 4 Safety Car, il pilota che all’epoca guidava una McLaren-Mercedes riuscì a mantenere la leadership e portare a casa la sua prima vittoria in carriera. Una gara pulita quella di Hamilton, che era solo agli inizi, ma stava già dimostrando di essere il pilota formidabile di oggi, vincitore di 7 mondiali di Formula 1. Il suo primo vero traguardo rimarrà per sempre uno degli eventi più memorabili nella storia del GP del Canada.
GP Canada 2019: il gesto polemico di Vettel
La settima gara della stagione 2019 non fu certamente un successo per Sebastian Vettel, che ricorderà con amarezza quel 9 giugno. Dopo aver tagliato il traguardo in prima posizione, il campione subì una penalità di 5 secondi, cedendo così la vittoria al rivale Lewis Hamilton. Il pilota Ferrari non accettò la decisione dei commissari: al termine della gara, Vettel scatenò una polemica per la penalità, secondo lui ingiusta.
La penalità gli fu data per essere rientrato in pista in modo pericoloso, dopo un errore commesso dal pilota tedesco al giro numero 48. Vettel riuscì a mantenere la prima posizione dall’inizio alla fine della gara sul circuito di Montreal, nonostante quell’errore che cli costò, a posteriori, la vittoria.
La delusione del portacolori Ferrari fu dimostrata attraverso dei gesti di chiaro dissenso: Vettel non posizionò la monoposto sotto il podio, evitò le interviste dopo la gara e spostò il cartello che indicava il primo posto dalla macchina di Hamilton al luogo in cui avrebbe dovuto esserci la sua, un gesto che diventò un’icona.
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