Nei test di Jerez di lunedì Yamaha ha portato in pista una moto completamente rivoluzionata soprattutto nell’aerodinamica. Fabio Quartararo fa fatica a stilare un bilancio definitivo delle prestazioni della moto che, nonostante le grandi modifiche apportate, si evolve parzialmente.
Test Jerez per Yamaha: i riflettori sono puntati sulla nuova M1
Il lunedì di test a Jerez è stato intenso per il team Monster Energy Yamaha MotoGP che ha portato moltissime cose da far testare ai suoi piloti ufficiali Fabio Quartararo e Alex Rins. Tra le tante novità messe in pista dalla casa di Iwata si è potuto notare una carena nuova e un’aerodinamica completamente ristudiata in particolar modo sotto il cupolino. Di seguito le parole di Massimo Meregalli, Team Director Yamaha, nel resoconto del team riassumono il test di Jerez:
“È stato un test impegnativo. La lista di cose che abbiamo portato qui è lunga, quindi abbiamo dato la priorità a tre cose più importanti: il pacchetto aerodinamico, il telaio e alcuni setting dell’elettronica. Quest’ultimo purtroppo non abbiamo potuto provarlo prima. In poche parole, abbiamo seguito il piano del test passo dopo passo, esaminando questi elementi. Cerchiamo sempre di migliorare il turning con il telaio e l’aerodinamica. Oggi siamo riusciti ad ottenere le informazioni che stavamo cercando. Dopo Le Mans, andremo al Mugello per altri due giorni di test dove valuteremo nuovamente tutti gli elementi perché vogliamo essere più sicuri.” – Massimo Meregalli
Il Team Director spiega poi il motivo della scelta di voler rivalutare tutti gli elementi testati a Jerez nel prossimo circuito in cui Yamaha porta correre un altro test privato: il Mugello.
“Vogliamo testare le cose in più di una pista per evitare di commettere errori. Se i risultati di entrambi i piloti nel test privato al Mugello saranno gli stessi, e ne saranno contenti, l’obiettivo sarà quello di introdurre un aggiornamento della moto al GP di Barcellona o al Mugello. Abbiamo sfruttato il test di oggi al massimo e ora lasciamo tutte le informazioni agli ingegneri perchè li analizzi o e tra dieci giorni torneremo in azione” – Massimo Meregalli
Uno dei pochi elementi che non è stato cambiato sulla YZR-M1 è il motore. Si è potuto notare un cambio di suono di questo, ma è dato dal cambio dell’elettronica che ha modificato la gestione del controllo della trazione e del freno motore. Yamaha può fare evolvere questo elemento grazie alle concessioni e intende farlo il prima possibile. Massimo Bartolini, arrivato dalla Ducati nel ruolo di Direttore Tecnico, è al lavoro per portare novità al motore, come conferma Meregalli a Motorsport.com. Non è dato sapere però la tabella di marcia per queste evoluzioni.
“Massimo sta lavorando sul motore, dato che abbiamo la libertà di farlo evolvere durante l’anno. Per ora, abbiamo mantenuto lo stesso motore. Non so esattamente quando inizieremo a vedere i primi cambiamenti. Il piano era quello di provare ad avere due evoluzioni nel corso della stagione, ma c’è sempre l’obiettivo all’inizio e il dopo. Non è sempre facile seguirlo.” – Massimo Meregalli
Il commento di Fabio Quartararo
Fabio Quartararo ha focalizzato il suo lavoro sulla raccolta di dati utili al miglioramento della moto, non dando troppa importanza alla classifica che lo vede chiudere la giornata di lunedì in 18° posizione con un tempo di 1.37:438, a 1.033s dal primo classificato Fabio Di Giannantonio. Queste le parole del pilota francese nell’incontro con i media alla fine delle 8 ore di test:
“È stata una lunga giornata! Avevamo molte cose da testare e abbiamo raccolto molte informazioni. Abbiamo testato un nuovo telaio, una nuova aerodinamica, e anche dell’elettronica. Abbiamo raccolto molti dati ma, ovviamente, abbiamo bisogno di più tempo prima di giungere ad una conclusione. Faremo anche un test privati al Mugello per capire di più. Abbiamo appena finito i test qui, perciò dobbiamo analizzare bene tutti i dati prima di Le Mans. Penso ci sia del positivo ma, naturalmente, ci sono anche alcune cose che hanno bisogno di più tempo perché funzionino. Penso che forse per Le Mans possiamo già iniziare ad introdurre delle cose nuove” – Fabio Quartararo
La modifica che meno ha soddisfatto Fabio Quartararo è stato il nuovo telaio, per “El Diablo” i progressi fatti su questo fronte non sono ancora significativi e lamenta un problema nel turning della moto. Queste le parole riportate dalla sezione francese di Motorsport.com:
“Ho visto un po’ di progressi in ingresso, ma non c’è un vero e proprio turning. È davvero un miglioramento minimo. Ho un po’ più di feeling sulla anteriore, cosa che mi mancava, ma non è tantissimo. Va un po’ meglio, ma manca ancora molto. Dobbiamo forzare molto, ci manca moltissimo nell’ultimo settore dove prima eravamo velocissimi, ora non lo siamo più. […] Quando giriamo un po’ di più, possiamo sollevare la moto così diventa meno aggressiva. Questo crea molti altri problemi, e questo è ciò che stiamo cercando di migliorare.” – Fabio Quartararo
L’aerodinamica può essere di aiuto nel migliorare il comportamento della moto in curva, ma le novità introdotte da Yamaha nei test di Jerez non hanno fatto dei passi avanti su questo fronte. Queste le parole del 25enne nizzardo su questo tema:
“Una sensazione diversa, non peggiore e non migliore per me al momento. Ma a volte ci sono delle cose che non riesco a sentire in accelerazione ma che si possono vedere nei dati. Ma la mia prima sensazione è stata neutrale“ – Fabio Quartararo
Nonostante il resoconto piuttosto contrastante, “El Diablo” riconosce a Yamaha lo sforzo nel cercare di fare evolvere la YZR-M1 in un modo mai fatto prima. In quanto riportato da Motorport.com possiamo leggere la fiducia del pilota francese verso la casa di Iwata:
“Diciamo che è la prima volta che proviamo qualcosa di nuovo che non è solo leggermente diverso. Il nuovo telaio che abbiamo testato è davvero molto diverso. In passato, si provavano piccole cose e quello sentire come ci si sente sulla moto è stato un grande cambiamento per me. Per noi, penso che questo sia stato davvero un primo passo per vedere qual è la direzione giusta. Ora servirà un altro test per vedere le cose chiaramente e farsi un’idea su cosa fare con la moto.” – Fabio Quartararo
Test Jerez: il commento di Álex Rins
Anche Álex Rins è soddisfatto in parte del test di lunedì, commentando il risultato più o meno sulla stessa linea del compagno di squadra. Il pilota spagnolo ha chiuso il test di Jerez in 14° posizione con un tempo di 1.37:024. A differenza di Quartararo, Rins è po’ più critico su alcuni lati della moto, in particolare sul telaio, che non ha soddisfatto il pilota. Questo il suo commento a fine test:
“Sicuramente è stato un test molto positivo! Abbiamo provato un po’ di cosa: un pacchetto aerodinamico, un nuovo telaio e abbiamo lavorato anche sulla parte dell’elettronica. Io e Fabio abbiamo girato insieme per un po’, giusto per capire la differenza. Lui guidava con l’aerodinamica standard e io con quella nuova e volevamo vedere i lati positivi e quelli negativi per raccogliere informazioni. Onestamente, il nuovo pacchetto aerodinamico è qualcosa che mi piace. Guido bene con questo pacchetto, ma non possiamo averlo per Le Mans perché agli ingegneri serve più tempo. Ma ci lavoreranno. Per quanto riguarda il telaio, non mi è piaciuto molto, perciò dobbiamo lavorarci su ancora un po’ e non vedo l’ora” – Álex Rins
Il pilota spagnolo ha un parere contrastante sulla nuova carenatura. L’aspettativa era quella di avere delle sensazioni migliori e difatti Rins si aspettava di più da questa novità. Queste le parole del pilota catalano riportate da Motorsport.com:
“Ho fatto tanti giri con la nuova carena, ho fatto tanti confronti e onestamente mi aspettavo di più quando l’ho vista sulla moto, più differenze, più prestazioni. Quando vedi la moto con questa nuova carenatura, sembra spettacolare. I dati in galleria del vento erano molto diversi, ma in pista mi aspettavo un po’ di più. Sono riuscito a guidare meglio con questa nuova carenatura ma era solo un decimo o un decimo e mezzo. Abbiamo fatto un passo avanti rispetto alle impostazioni di base” – Álex Rins
Grazie alle concessioni, Yamaha ha la possibilità di utilizzare tre diverse carene durante la stagione, ma visti i commenti dei piloti, questa opzione potrà essere messa in discussione.
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Giulia De Baldo