Il team principal della Mercedes Toto Wolff ha raccontato il momento in cui ha incontrato Lewis Hamilton per ricevere la notizia del passaggio in Ferrari. La notizia che ha scatenato il mondo del motorsport nel primo giorno di febbraio 2024 ha avuto del clamoroso per tutti, ma non per il manager austriaco. Per lui, l’addio del britannico sarebbe arrivato, per un ultima sfida nel mondiale.
Wolff, Hamilton va in Ferrari: “Non gli porto rancore, ha bisogno di una nuova sfida”
Lewis Hamilton è stato annunciato come pilota della Scuderia Ferrari a partire dal 2025. Affiancherà Charles Leclerc per generare una delle line-up più forti, almeno sulla carta, della griglia e della Formula 1 recente. Il passaggio di Lewis in rosso era stato trapelato da diverse voci, e quando la diffusione si è fatta più insistente, sono arrivati i comunicati dei due team coinvolti a confermare il tutto.
Ma in Mercedes, il team principal Toto Wolff sapeva tutto. Il manager austriaco era stato informato dei passi successivi che il sette volte campione del mondo avrebbe fatto nel futuro prossimo. Nella trasmissione dedicata per l’occasione, dall’emittente britannica Sky Sports F1, Wolff ha raccontato dell’incontro, ed ha espresso il suo punto di vista sulla scelta del suo pilota.
“Con Lewis ci siamo incontrati per un caffè nella mia casa a Oxford e lui ci ha detto che avrebbe corso con la Ferrari. Rispettiamo la sua decisione, per lui sarà l’ultimo contratto. Noi avevamo siglato con lui un contratto di durata limitata. Non ci ha sorpreso il suo addio, quanto la tempistica. Non gli porto rancore. Evidentemente aveva bisogno di una sfida nuova dentro un ambiente nuovo: è la sua ultima opportunità di vincere il titolo”
“Ogni pilota sogna di indossare una tuta rossa a bordo dell’auto rossa. Ne abbiamo discusso molte volte in passato, che sarebbe stato emozionante farlo un giorno, ma nel corso degli anni siamo giunti alla conclusione che portare a termine il nostro lavoro insieme era qualcosa di cui essere orgogliosi. Non ho mai ignorato la possibilità di cambiamento, che sia per la Ferrari o per un’altra squadra. Ripeto: mi sorprende il tempismo, ma posso capire”.
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