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Per il GP d'Australia 2024 ai tifosi è stata vietata l'invasione di pista a fine gara visto il grave episodio dello scorso anno.

A seguito di quanto accaduto nell’evento del 2023, per il GP d’Australia 2024 non sarà permesso ai tifosi di entrare in pista a gara terminata. Nessuna invasione dunque sul tracciato di Melbourne. Tale decisione è al momento valida solo per l’imminente mondiale; per il futuro le decisioni riprenderanno in un secondo momento.

GP Australia: vietata l’invasione dei tifosi in pista

Non ci sarà alcuna invasione di pista per i tifosi che assisteranno al GP d’Australia 2024, previsto nel weekend dal 22 al 24 marzo. I problemi della passata edizione hanno infatti portato alla drastica decisione di vietare qualsiasi ingresso al termine della gara. L’evento sul tracciato di Melbourne del 2023 non ha infatti creato discussioni solo per le tante bandiere rosse e l’ultima distruttiva ripartenza. Alla bandiera a scacchi, con le monoposto dunque ancora presenti in pista, alcuni protocolli sono stati violati con il pubblico che aveva già invaso l’asfalto australiano.

GP Australia Sainz tifosi pista
Photo Credit: F1.com

L’episodio ha ovviamente rappresentato una gravità in termini di sicurezza. Per fortuna tutto è andato per il meglio, ma la possibilità di essere colpiti da una vettura, o una parte di essa, in movimento non era da escludere solo perché il GP era ormai concluso. Tra le altre cose, alcuni tifosi si erano perfino avvicinati alla Haas di Hulkenberg, ferma in uscita di curva 2. La monoposto del tedesco non era però in sicurezza vista la spia rossa lampeggiante. A seguito di quanto successo la Federazione aveva avviato un’indagine, chiedendo inoltre agli organizzatori di rivedere i piani di sicurezza.

Non trattandosi del primo episodio, il tutto è così passato nelle mani del Consiglio Mondiale della FIA che, per il 2024, ha deciso di chiudere le porte ai tifosi per la consueta invasione a fine gara. Come riportato da Motorsport.com, la decisione è stata comunicata dalla Australian Grand Prix Corporation. Al momento, come detto, il divieto è valido solo per l’edizione di questo mondiale; per il futuro sono ancora in corso le discussioni per porre rimedio. Sotto la lente di ingrandimento c’è però anche il GP del Brasile, pista su cui si è verificata la stessa grave situazione. La FIA infatti è in attesa di un piano correttivo prima della tappa 2024 ad Interlagos.

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Chiara Zambelli

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