Nel 2023 Alpine ha subito un pesante rimpasto sul piano dirigenziale, con Bruno Famin che è diventato il nuovo team principal della scuderia francese. Certo è che le sfide sono molte e tentare di riottenere il quarto posto come nel 2022 appare molto difficile. Detto questo, l’ex direttore tecnico Peugeot pare avere le idee chiare.
Lo “sblocco” del potenziale Alpine secondo Bruno Famin
A metà stagione circa Otmar Szafnauer, Laurent Rossi e Alan Permane sono stati allontanati dai loro ruoli. Parliamo rispettivamente del team principal, dell’amministratore delegato e del direttore sportivo. Tutto questo sembra derivare da una certa dose di immobilismo in casa Alpine, che già nelle prime gare della stagione stava mostrando qualche limite. Infatti la A523, nonostante sia stata una vettura capace di arrivare a punti, non è riuscita a tenere botta a McLaren ed Aston Martin. Parlando nello specifico la monoposto francese ha patito una certa difficoltà nella messa a punto, rendendo così più complicata la performance complessiva.
Ora quindi tocca a Bruno Famin il compito di risollevare le sorti dell’Alpine e qualcosa è già stato fatto in questo senso. Non si parla però di miglioramenti immediati, quando piuttosto di un cambio di mentalità. A detto dell’altresì vice presidente del team transalpino, sembra che il nuovo corso stia aiutando tutto il personale a lavorare meglio e più liberamente. Ovviamente non basterà certo questo per risalire la classifica, ma avere una squadra che lavora bene assieme è fondamentale. Persino Ocon e Gasly, di certo non due amici, stanno collaborando per il bene dell’intero team. Nel frattempo ad Enstone e Viry stanno procedendo dei lavori di ammodernamento, oltre all’acquisto del nuovo simulatore.
Le parole di Famin
“La verità è che non siamo dove volevamo essere, ma credo che con i cambiamenti che abbiamo fatto a metà stagione abbiamo liberato del potenziale dal nostro personale. Credo che le persone siano molto più libere di proporre idee e di migliorare. Penso che questo sia vero soprattutto in pista, dove ho visto subito un cambio di mentalità. Abbiamo promosso, ad esempio, il team manager Rob Cherry e il capo meccanico Jason Milligan, che stanno facendo un ottimo lavoro nel proporre miglioramenti. Certo, la macchina non è ancora quella che vorremmo. Però nella seconda metà della stagione abbiamo ottenuto più punti rispetto alla prima. (Certo è che, ndr) dobbiamo continuare a spingere”. Bruno Famin
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Giacomo Lago
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