La stagione di Ferrari continua con tante difficoltà ed incertezze: il giornalista Leo Turrini ha pensato di dare voce a queste perplessità.

L’andamento di Ferrari dopo il GP d Spagna è stato commentato da Leo Turrini. Il celebre giornalista italiano ha parlato, dopo l’appuntamento catalano, con fermezza sulle difficoltà della squadra di Maranello. Tanta amarezza ed una verità sfrontata che porta a pensare ad un progetto già rivoltò al 2024, dopo solo sei gare dalla messa in pista della SF-23.

Ferrari, Leo Turrini duro: “Squadra bocciatissima. I mitici aggiornamenti non funzionano”

La Scuderia Ferrari nel 2023 sta attraversando uno degli anni più deludenti del percorso recente, che ha visto presentarsi una realtà dei fatti completamente opposta alle affermazioni pre-stagionali. Frederic Vasseur per primo, seguito da altrettanti addetti, aveva parlato del progetto 675 (poi ufficialmente SF-23) come quello che potesse far tornare il Cavallino ed i suoi tifosi a sorridere. Ed invece restano sogni, almeno per il momento, quelli di gloria riguardo il campionato di F1. Gli aggiornamenti importanti alla vettura sono anche arrivati, ma i cambiamenti attesi non si sono visti.

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Photo Credit: Ferrari Media Centre

Al Gran Premio di Spagna, Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno dovuto lottare con una vettura che ha creato problemi di comprensione. Quest’ultima, che sta mancando anche con gli ingegneri, sempre più scalpitanti davanti alle incertezze mostrate dalle vetture. Niente è andato bene fino ad ora, e secondo il giornalista italiano Leo Turrini, la situazione non tenderà a cambiare. Sul suo blog personale sul giornale Quotidiano.net, il celebre volto dell’opinione sportiva ha commentato a suo modo con delusione e cinismo quello che fino ad oggi si è visto sui primi sei tracciati percorsi.

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Photo Credit: Ferrari Media Centre

Facciamo che questo era un esame di riparazione. Esito: Ferrari bocciata. Anzi, bocciatissima. I mitici aggiornamenti non hanno funzionato. Le parole post race di Charles sono state un inno alla frustrazione. È inutile girarci intorno. Anche perché questa storia degli sviluppi che mai producono gli effetti sperati è vecchia come il cucco. Il confronto con Mercedes è stridente. Per Hamilton e Russell i cambiamenti sono stati significativi. Per la Ferrari, nisba. È stata una penosa primavera, per chi come me è cresciuto a pane e Ferrari. Temo che l’estate sarà peggiore. Conosco il mantra, peraltro inevitabile: meglio pensare al 2024. Ma credete forse che in Red Bull, in Mercedes e in Aston Martin non ci stiano pensando?“.

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Ascolta Paddock GP, il talkshow dedicato al mondo della Formula 1 con tantissimi ospiti ogni settimana! Raffaello Caruso, Chiara Zambelli e Gabriele Bassi hanno analizzato il GP di Spagna assieme a Fabiano Vandone di Chrono GP, con focus principale sui nuovi aggiornamenti Ferrari e sul perché questi non hanno funzionato come quelli di Mercedes.

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Alessio Auriemma

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