Il video che ritrae Lewis Hamilton in Giappone alla guida di una Nissan Skyline R34 GT-R è diventato virale sui social e adesso il sette volte iridato rischia un processo in tribunale per guida pericolosa. Il nativo di Stevenage non ha ancora espresso nessun parere a riguardo.
Lewis Hamilton rischio denuncia in Giappone dopo il video su Nissan Skyline R34 GT-R
La stagione di Formula 1 è finita, quindi i piloti devono cercare la loro adrenalina altrove. Per Lewis Hamilton, ciò significava portare una Nissan Skyline R34 GT-R in giro per il Giappone. E si è divertito, per la gioia dei suoi follower. Ha sottotitolato il video: “Mi piace solo guidare in pista, ma faccio eccezioni”, un cenno alle numerose occasioni in cui ha rivelato che non gli piace guidare nella sua vita quotidiana.
Il pilota del Mercedes-AMG Petronas, che non ha avuto una grande stagione, ha deciso di sfogarsi con una potente ed iconica auto sportiva giapponese. La sua avventura includeva accelerare e fare alcuni donut in un parcheggio abbandonato tanto da far salire il fumo all’interno dell’abitacolo tramite il tunnel dove è alloggiato il cambio manuale del veicolo.
Tuttavia, il video ha raccolto oltre 1,5 milioni di apprezzamenti in poco più di un giorno da quando è stato pubblicato, con persone che ne parlano su tutte le piattaforme di social media. Ma non tutti sono impressionati. Secondo Noriyaro, un influencer che vive in Giappone, la Nissan guidata da Lewis proveniva da Omoshiro Rent-a-Car e non gli hanno dato il permesso di testare i limiti dell’auto sulle strade cittadine di Tokyo.
Anche il profilo Instagram ufficiale della compagnia di noleggio ha ricondiviso il video di Lewis sulle sue Instagram Stories, scrivendo: “Vietiamo questo tipo di guida. Questo è un atto orribile compiuto senza il nostro permesso”. Secondo i dettagli sul sito Web di Omoshiro , la Nissan Skyline R34 GT-R è dotata di un motore RB26 da 2,6 litri abbinato a un cambio manuale a sei marce con 280 CV e 293 lb-ft (397 Nm) di coppia.
Per il sette volte iridato potrebbero esserci conseguenze che po porterebbero in tribunale e potrebbe cavarsela con una multa in denaro o a lavori socialmente utili, fino ad arrivare alla revoca della patente a vite ed anche un breve periodo in prigione. Lewis non ha ancora commentato le affermazioni, ma le cose non sembrano buone per lui.
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